Cronaca

Acqua razionata a Enna: protesta davanti alla sede del gestore

di

14 Settembre 2024, 12:46

1 min di lettura

ENNA – Dopo l’ulteriore razionamento dell’acqua, che a Enna sarà erogata ogni 6 giorni, esplode la protesta dei cittadini che si sono radunati davanti alla sede di Acquaenna, la società che gestisce il servizio idrico, e hanno strappato le bollette.

L’appello alla protesta era scattato ieri sui social. Il dissenso monta anche perché l’acqua in provincia di Enna è una delle più care d’Italia ei cittadini continuano a pagare, in bolletta, partite pregresse salate. Una rappresentanza dei manifestanti ha chiesto di parlare con la dirigenza di Acquaenna.

Il sindaco

 “La decisione unilaterale assunta dalla Cabina di regia per l’emergenza idrica di procedere al taglio del prelievo idrico dalla diga Ancipa mantenendo l’identica ripartizione tra Enna e Caltanissetta è inaccettabile e inopportuna” Lo scrive in una nota l’amministrazione del sindaco di Enna, Maurizio Dipietro e i gruppi di maggioranza in Consiglio comunale.

“Soprattutto perché – continua – è stata assunta senza attendere le proposte elaborate dall ‘assemblea dei sindaci della provincia di Enna e senza tenere conto della ragionevole richiesta avanzata dall’Ati di Enna e condivisa con il prefetto di prorogare il taglio al 30 settembre”.

Articoli Correlati

La proroga, infatti, avrebbe consentito di attuare le misure di mitigazione della crisi idrica garantendo la possibilità di utilizzare ulteriori fonti di approvvigionamento.

“La collettività, invece – dice ancora la nota – si vede costretta a subire le conseguenze di questo taglio in termini di turnazione della distribuzione, assolutamente insostenibili. A tutto ciò si aggiunge la beffa di un’assoluta e ingiustificabile sperequazione tra gli ambiti di Enna e Caltanissetta, poiché la Cabina di regia non ha tenuto in nessun conto gli apporti già utilizzati da Caltanissetta in termini di fonti alternative al prelievo Ancipa assumendo, di fatto, una decisione politica che non possiamo che respingere con forza”.

L’appello, dunque, alla deputazione regionale ennese affinché intervenga con forza a difesa delle ragioni della popolazione di tutta la provincia. 

Pubblicato il

14 Settembre 2024, 12:46

Condividi sui social