Politica

Acqua razionata a Palermo, la Regione stoppa Amap: “Scelta non condivisa”

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17 Luglio 2024, 16:05

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PALERMO – L’Amap annuncia il razionamento dell’acqua a Palermo e in cinquanta comuni della provincia ma la Regione non gradisce la scelta e intima alla Partecipata del Comune di ritornare sui propri passi, con il governatore Renato Schifani che si spinge a chiedere il cambio alla guida della Partecipata comunale.

Ad accendere la miccia è stato l’annuncio della ex municipalizzata sul razionamento delle risorse idriche a partire da lunedì. La Regione, però, sostiene che si tratti di una scelta “non condivisa” e neanche preannunciata dall’azienda nella Cabina di regia per l’emergenza idrica.

Cocina: “Decisione non comunicata”

“Nell’ultima riunione Amap non ha comunicato questa determinazione ma si è solo limitata a dire che stava rivedendo lo studio sulla disponibilità dell’acqua a suo tempo fatto”, dice il capo della protezione civile Salvo Cocina, coordinatore della Cabina di regia istituita da Schifani, tornando sul provvedimento annunciato dalla Partecipata. “Eravamo, pertanto, in attesa di proposte chiare e precise che avremmo valutato attentamente e collegialmente”, aggiunge.

Cocina poi rincara la dose: “L’annuncio si scontra con le rassicurazioni date dall’amministratore delegato dell’Amap sull’entrata in funzione, a ottobre, dei nuovi pozzi che la Regione ha finanziato con quattro milioni di euro”. Una mossa per consentire a Palermo “di ridurre la dipendenza dei prelievi dagli invasi”.

Schifani: “Amap ritiri il provvedimento”

La Regione, quindi, sconfessa Amap ma se le parole di Cocina appaiono dure, quelle di Schifani assumono le sembianze di una vera e propria tirata d’orecchie. “L’Amap – evidenzia il governatore – avrebbe dovuto adottare un approccio più collaborativo, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali nella ricerca di soluzioni alternative e più articolate”. Schifani parla di decisione “unilaterale”, adottata “senza un adeguato confronto e senza esplorare a fondo altre possibili contromisure”.

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“Siamo convinti che una maggiore collaborazione avrebbe potuto portare a soluzioni più efficaci e meno impattanti per la cittadinanza”, prosegue il presidente della Regione Siciliana. Schifani, infine, piazza l’affondo contro l’amministratore unico di Amap Alessandro Di Martino, mandando un messaggio anche al sindaco di Palermo Roberto Lagalla: “Chiediamo che l’azienda ritiri il provvedimento sottoponendolo preventivamente alla Cabina di regia in modo da garantire una gestione più concertata e partecipativa, e che, nel contempo, il sindaco di Palermo valuti l’ipotesi di procedere alla sostituzione dell’amministratore, tra l’altro già scaduto”.

Di Gangi: “Città in mano a dilettanti allo sbaraglio”

“La città in mano a dilettanti allo sbaraglio, in cui la mano destra non sa cosa fa la sinistra ed entrambe nascondono qualcosa”, sbotta la consigliera comunale del Pd Mariangela Di Gangi, che aggiunge: “Una città sempre più vittima di uno scontro tra sindaco e presidente della Regione, di cui a pagare il prezzo sono i palermitani e le palermitane, con un unica drammatica certezza: grazie all’inadeguatezza del centrodestra è certo che non tutto il possibile è stato fatto perché i rubinetti della città e della provincia restino a secco”.

Di Gangi poi aggiunge: “A ciò si aggiunga la scandalosa gestione di una comunicazione così delicata da parte di Amap, la cui inadeguatezza è ormai sotto gli occhi di tutti. Una gestione ondivaga e confusa che non solo non comunica, ma addirittura accresce la confusione e lo stress per i cittadini, le cittadine, le imprese. Nonostante la crisi fosse ampiamente prevista, tutti si comportano come se fosse arrivata come un fulmine a ciel sereno. Ma la verità è che non hanno voluto agire, perché probabilmente non sanno farlo. E lo dimostra il fatto che né la Regione né Amap abbiano mai risposto alle mie richieste di informazioni e dati certi sullo stato degli invasi, sui lavori programmati e quelli fatti, sugli interventi per prevenire tutto questo”.

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17 Luglio 2024, 16:05

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