Acquario, progetto avanti tutta| Sorgerà al porto della Bandita

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29 Gennaio 2015, 06:19

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PALERMO – Il progetto del nuovo acquario di Palermo muove i primi passi e lo fa in grande, con un investimento previsto di 50 milioni di euro e una struttura che, nelle intenzioni dei promotori, sarà un punto di riferimento per tutto il Meridione d’Italia con un bacino stimato di 12 milioni di persone. Grandi numeri per un’idea lanciata quasi un anno fa nella sede di Confindustria Palermo e che oggi comincia a concretizzarsi, dal momento che il Comune ha già indicato l’area prescelta, ovvero la Bandita, nei pressi del porticciolo.

Promotori dell’iniziativa Confindustria Palermo e Legacoop Palermo che, la scorsa settimana, hanno ufficialmente affidato all’architetto Ettore Piras, che è stato il direttore dei lavori del grande acquario di Genova e che ha progettato simili strutture in giro per il mondo, lo studio di pre-fattibilità e di fattibilità del nuovo acquario di Palermo, propedeutico al progetto di finanza.

Ma la novità più sostanziale è la convenzione, che sarà firmata a breve, tra Confindustria, Rimed, Istituto Zooporfilattico, Dipartimento di Scienze del Sistema della Terra e Tecnologie dell’Ambiente del Cnr e Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare dell’Università di Palermo. Una sinergia, a titolo gratuito, che avrà come scopo lo sviluppo della parte scientifica del progetto: quello del capoluogo sarà, in pratica, uno dei primi acquari al mondo a sviluppare questo settore specifico. In questo modo i soggetti coinvolti avranno la possibilità di curare la ricerca scientifica in sinergia con l’acquario sia, per esempio, per la cura degli animali che per gli studi sulle alghe, passando anche a quelli sul collagene per la cura delle malattie che colpiscono l’uomo.

“L’architetto Piras si occuperà della progettazione architettonica e impiantistica, coinvolgendo anche alcuni giovani progettisti locali – spiega il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese – l’opera consentirà un’attività di bonifica della costa con un investimento che supera i 50 milioni di euro. Chiederemo a tutte le aziende associate a Confindustria e che svolgono attività compatibili, di realizzazione e manutenzione, se vogliono partecipare al progetto di finanza, scommettendo su questa idea e investendo”. Nessuna concorrenza con Genova, però, ma grandi sinergie visto che i bacini di utenza sono diversi: le stime parlano di almeno 1 milione di visitatori l’anno. “Il Comune ci ha dato un’indicazione di massima sul luogo – continua Albanese – ci siamo presi un po’ di tempo per approfondire gli studi. Per noi si tratta di una grande operazione economica che punta sul turismo, sull’attività industriale e scientifica”.

Il gruppo di lavoro di Piras impiegherà tre mesi per completare il progetto, il cui passo successivo sarà quello di finanza da proporre al Comune e che passerà da una conferenza di servizi, visto anche che la Regione dovrà concedere l’area demaniale. “Nel frattempo, insieme all’amministrazione comunale – spiega il presidente degli industriali – cercheremo dei finanziatori privati, non ci saranno infatti fondi pubblici”. Ance Palermo, che fa parte di Confindustria, avrà un ruolo attivo per la costituzione del raggruppamento che dovrà proporre il progetto di finanza e per la valutazione tecnica delle imprese che vorranno farne parte.

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L’idea dell’acquario a Palermo, di certo, non piacerà al sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, che invece punta a costruirne uno nella sua città per risollevarne le sorti dopo l’abbandono della Fiat, ma è chiaro che non c’è spazio per due strutture uguali, specie se così vicine. Del resto la Bandita è una posizione ideale: vicina al capolinea del tram di Roccella e al passante ferroviario, potrà essere collegata con il porto principale mediante battelli, approfittando del vicino porticciolo della borgata, intercettando così i croceristi. Una posizione fortemente voluta dal Comune per riqualificare la costa Sud, che ha preferito la Bandita alla zona del mercato Ittico che diventerà un luogo di servizio per i turisti.

“Dopo un anno di analisi e trattative con la giunta di Palermo, che si è dimostrata efficiente individuando l’area – dice il presidente di Legacoop Palermo, Filippo Parrino – abbiamo concluso l’operazione affidando l’incarico all’architetto Piras che curerà la prima parte del progetto da presentare alla città. La struttura sarà importante per i turisti che arriveranno a Palermo, diventando il grande acquario del Meridione”.

“Consegneremo questo lavoro per la fine di aprile – spiega Piras – certamente pensiamo al mondo dei giovani e mi piacerebbe coinvolgerne qualcuno, specie se di Palermo: non potrò fare a meno dei concetti di chi vive qui. Stiamo riflettendo sulle dimensioni, sul rapporto con il territorio e sulle garanzie che ci devono essere per la comunicazione, ovvero parcheggi e strade di collegamento. Deve essere qualcosa che funziona. Un progetto è bello quando funziona, cioè quando la gente ne può godere, usa la struttura progettata ed è felice di usarla. L’importante è che la Sicilia e l’intero Meridione possano godere di questo acquario”.

LE REAZIONI
“Il progetto dell’acquario – dice Pierpaolo La Commare del Mov139 – ha tutte le potenzialità per costituire un perno strategico delle politiche di sviluppo economico, culturale, turistico e scientifico della città di Palermo. L’amministrazione ha già dimostrato di seguire con la dovuta attenzione la genesi di questa importante iniziativa e sono certo che offrirà massimo impegno per assicurare trasparenza e certezza delle regole che sovrintenderanno all’iter amministrativo. Di fronte ad investimenti di tale portata la variabile tempo per gli imprenditori gioca infatti un ruolo fondamentale, sono convinto che il consiglio comunale saprà dimostrare ancora una volta di essere all’altezza della sfida guardando sempre e comunque all’interesse della collettività”.

“Finalmente è stato firmato l’incarico all’architetto Piras da Confindustria e Lega Coop per la progettazione dell’Acquario a Palermo – dice Tony Sala del Mov139 – dopo l’approvazione del piano di utilizzo del demanio marittimo in consiglio comunale, una altra tessera è stata collocata nel mosaico del rilancio della costa Sud di Palermo. Una opportunità di sviluppo del turismo e anche per la ricerca scientifica”.

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29 Gennaio 2015, 06:19

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