Ad Abbate, Angeli e Sabella| i premi Francese 2015

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09 Febbraio 2015, 13:28

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PALERMO – Si è tenuta questa mattina, presso la succursale del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Palermo, la XVII edizione del Premio Mario Francese, dedicato alla memoria del cronista del Giornale di Sicilia, assassinato da Cosa nostra nel gennaio del 1979. “Era un uomo allegro, romantico, spigliato, con la battuta sempre pronta. Odorava di strada. Scriveva tanto, tutto il giorno. Prendeva appunti, annotava pensieri, storie sentite chissà dove, che poi, trasformava in notizia. Non ha mai sopportato i malaffari, i soprusi, le prepotenze. Ed è proprio perché, non si tirava mai indietro davanti ad una richiesta di aiuto, che la sua vita è stata alquanto pittoresca”. Così lo descrive la nipote, oggi attrice, Silvia Francese.

Ad aggiudicarsi, ex aequo, il Premio Mario Francese, l’inviato siciliano de L’Espresso Lirio Abbate e la cronista romana di nera e giudiziaria di Repubblica, Federica Angeli. Ad entrambi la giuria del Premio, presieduta da Gaetano Savatteri, ha riconosciuto il merito di aver dimostrato, con rigore e coraggio, la presenza del fenomeno mafioso anche in realtà nuove come la Capitale, contribuendo a rilevare la radicazione nel territorio di organizzazioni criminali ricondotte poi all’interno della nota inchiesta Mafia Capitale. Sia Abbate che Angeli si sono detti emozionati per il premio ricevuto “Questo premio mi emoziona proprio per il nome che porta e quindi ringrazio l’ordine dei giornalisti della Sicilia perché ci vedete lungo, avete capito come la vivo io, l’importanza del mio lavoro sul campo. A Roma ancora non hanno capito bene, quindi io vi ringrazio perché mi fate sentire meno sola”, ha affermato da Federica Angeli al momento della premiazione. “Le difficoltà che si trovava ad affrontare Mario Francese nel ’79, quando si voleva far credere che la mafia non ci fosse, a Roma esistono ancora oggi – ha affermato Lirio Abbate -. In realtà, c’è una mafia che non spara ma si infiltra nella pubblica amministrazione, a Palermo così come nella Capitale. Questo premio mi gratifica molto, perché riconosce l’impegno dei cronisti, che in questa situazione devono affrontare maggiori difficoltà per svolgere il loro lavoro”.

Va al saccense Accursio Sabella, cronista politico di Livesicilia, il premio Giuseppe Francese dedicato ai giovani giornalisti emergenti, per essere stato in grado di portare all’attenzione dell’opinione pubblica temi importanti quali sprechi e infiltrazioni criminali nella pubblica amministrazione siciliana. Sabella, ha dichiarato di condividere il premio con tutta la sua squadra di livesicilia augurando a tutti i giovani che vogliano intraprendere questo lavoro di poter contare su un grande maestro, come è stato per lui Francesco Foresta, direttore e fondatore di Livesicilia, I love Sicilia e S, recentemente scomparso al quale il giornalista ha dedicato il suo premio.

Non sono mancati momenti di grande commozione durante la cerimonia, nella quale è stato ricordato proprio il compianto Francesco Foresta. Una targa è stata consegnata alla moglie Donata Agnello e una al figlio Francesco Foresta jr, un riconoscimento che l’ordine dei giornalisti siciliani ha voluto dedicare non alla memoria, ma all’ironia e alla vitalità di Francesco Foresta, che è stato in grado di realizzare “un gruppo editoriale solido e un nuovo modo di fare informazione.” Toccante la lettura, da parte dell’artista Salvo Piparo, della lettera di saluto che lo stesso Foresta ha lasciato ai suoi cari ma anche a colleghi ed amici. Atto che il giornalista Salvo Toscano, che ha presentato l’evento con la giornalista Elvira Terranova, ha definito un “gesto d’amore che testimonia la forza che fino all’ultimo ci ha saputo trasmettere”. Oggi ricorre il trigesimo della scomparsa di Francesco Foresta e sarà celebrata una messa alle 18 alla chiesa Gesù, Giuseppe e Maria di via Ausonia.

Due ospiti d’ eccezione hanno portato un momento di buonumore, i comici palermitani Ficarra e Picone ai quali è stato consegnato un riconoscimento per il contributo che da sempre i due attori danno nel condannare i mali della società, con ironia e con la capacità di esprimere una Sicilia positiva, al passo con i tempi. I due artisti hanno dedicato il premio ricevuto alle persone normali, a coloro che fanno e facevano il loro lavoro, proprio come Mario Francese e Padre Puglisi.

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Era inoltre presente alla cerimonia Lello Analfino, leader dei Tinturia che insieme a Marco Ligabue e al rapper palermitano Othelloman ha realizzato il video, proiettato durante la mattinata, dal titolo” Il silenzio è dolo”. L’artista si è rivolto ai giovani, spiegando loro che la mafia si combatte con i piccoli gesti, perché “mafia” è anche tacere sui piccoli gesti quotidiani che non fanno, della nostra, una società civile.

Altri riconoscimenti sono stati assegnati alle redazioni di TGS, emittente che sta attraversando un momento di crisi, e ai giornalisti ex di Telecolor. Premiati anche TempoStretto, quotidiano online di Messina, Centonove, settimanale regionale messinese e Marco di Mauro, giovane reporter sportivo catanese. In difesa della libertà di stampa dopo l’attacco terroristico alla redazione di Charlie Hebdo si è pronunciato il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, che ha assegnato un riconoscimento a Leone Zingales, presidente dell’Unione cronisti di Sicilia, per “l’esercizio continuo della cultura della Memoria”.

Gli studenti si sono detti molto coinvolti dall’iniziativa e, alla quale hanno contribuito con un video “alla scoperta di Mario Francese” nel quale i ragazzi hanno ripercorso la storia di Francese. Il video è stato proiettato in aula. C’è stato anche un momento di dibattito tra gli studenti e i giornalisti Gaetano Savatteri, Felice Cavallaro e Franco Nicastro.

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09 Febbraio 2015, 13:28

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