04 Febbraio 2014, 11:42
2 min di lettura
CATANIA – Sarebbe riuscito a svignarsela dall’officina dove lavorava per mettere a segno alcuni colpi in banca. Tant’è che avrebbe utilizzato la sua tuta da carrozziere per commettere le rapine, armato di cutter e con il cappellino per travisare il volto. La scritta sulla divisa da lavoro avrebbe aiutato la Squadra Mobile a individuare il presunto rapinatore. Salvatore Florio, 34 anni, vià detenuto per altri reati oggi è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania.
All’indagato sono contestate ben sette rapine in altrettanti istituti di credito di Catania, commessi tra marzo e giugno del 2013, che avrebbero fruttato un bottino pari a 20 mila euro. A chiudere il cerchio dell’inchiesta che ha portato al nome di Florio, le indagini condotte dagli agenti della Sezione Reati contro il Patrimonio – Squadra “Antirapine”, che sono state supportate anche da diverse intercettazioni.
Come detto, a mettere nella giusta strada i poliziotti è stata la tuta da carrozziere utilizzata nel corso delle rapine. In particolare sono stati due colpi a dare una svolta alle indagini: il 3 giugno scorso, in soli 20 minuti, il rapinatore risuciva a fare due incursioni in due banche, uan di viale Vittorio Veneto e l’altra nella zona di Cibali. Analizzate con rigore le immagini di videosorveglianza dei due istituti di credito gli agenti hanno immediatamente capito che la tuta indossata dal rapinatore era quella comunemente usate nelle officine da carrozziere. Grazie ad attività di intelligence sul territorio il mirino degli investigatori si concentrava su Florio: e il puzzle sembrava completarsi. Il 34enne infatti lavorava in una carrozzeria ed è stato scoperto che attraverso un escamotage si sarebbe allontanato per i colpi in banca.
Una perquisizione domiciliare ha permesso agli agenti di sequestrare il cappellino calzato dal rapinatore. Nel corso di un colloquio – intercettato dalla polizia – Florio era molto ansioso per questo ritrovamento.Inoltre, mostrando la foto segnaletica dell’indagato questo è stato riconoscuto da diversi impiegati delle banche bersaglio delle rapine.
Pubblicato il
04 Febbraio 2014, 11:42