01 Novembre 2012, 18:22
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CATANIA – La prima volta non si scorda mai. E ad Udine la prima volta è stata quella di Castro che ha trovato il suo battesimo del gol in maglia rossoazzurra con un poderoso destro al volo da dentro l’area. Così come al Friuli c’è stato il tempo di assistere ad un altro esordio: quello del ventenne centrocampista di passaporto ghanese, Amidu Salifu. Di lui si dice un gran bene. Staremo a vedere. Turno infrasettimanale che è poi coinciso con la presenza numero cento in Serie A per Ciccio Lodi. Una “ricorrenza” di tutto rispetto suggellata da un sinistro magistrale che, dopo tante polemiche, ha davvero riconciliato col gioco del calcio. Un gol su punizione alla “MaraLodi”. Peccato solo che si sia ancora da smaltire il retrogusto amarissimo di una vittoria che era lì a nemmeno trenta secondi dal fischio finale e che, invece, è miseramente sfumata. Ma, in fin dei conti, c’è poco da recriminare. Perché nemmeno il tempo di atterrare a Fontanarossa e tirare per un attimo il fiato, che occorre pensare immediatamente a domenica: al Massimino arriva, infatti, una Lazio in apparente crisi d’identità rispetto alle primissime uscite di campionato. Tuttavia, nessuno si inganni: al buon vecchio Cibali sarà battaglia. Agonistica s’intende.
Contro l’Udinese era intanto importante spezzare l’incantesimo delle due sconfitte consecutive ingenerosamente patite contro Inter e Juventus per tornare a fare punti. Per tornare a smuovere la classifica. Pazienza per i due punti persi: quello che conta, adesso, è che il Catania sia tornato. Anche se, a conti fatti, non se ne era mai andato.
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01 Novembre 2012, 18:22