18 Aprile 2014, 03:35
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ROMA – Lo scrittore e premio Nobel colombiano Gabriel Garcia Marquez è morto a Città del Messico. Lo riferiscono i media colombiani. Fonti della famiglia hanno comunicato la morte dell’autore di ‘Cent’anni di solitudine’ alla stampa colombiana. Garcia Marquez aveva compiuto 87 anni il 6 marzo scorso. Era stato insignito del Nobel per la letteratura nel 1982. “Per sempre Gabriel”, sottolinea in un titolo a tutta pagina il quotidiano di Bogotá El Espectador.
Il presidente della Colombia Juan Manuel Santos ha confermato la morte a Citta’ del Messico di Garcia Marquez: “mille anni di solitudine e tristezza per la morte del piu’ grande dei colombiani di tutti i tempi. Solidarietà e condoglianze a Gabo e la famiglia”, sottolinea Santos in un tweet.
Diversi capi di Stato latinomericani hanno già pubblicato i loro omaggi e commenti dopo la morte del premio Nobel su Twitter. “Se n’è andato Gabo, avremo cent’anni di solitudine, ma ci restano le sue opere e il suo amore per la Patria Grande. Hasta la victoria siempre!”, ha scritto l’ecuadoriano Rafael Correa, in un commento esplicitamente politico. Mentre il peruviano Ollanta Humala è rimasto su toni letterari: “L’America Latina e il mondo sentiranno la partenza di questo sognatore. Riposa in pace Gabriel Garcia Marquez, laggiù a Macondo”. Da parte sua, l’ex presidente cileno Sebastian Pinera ha ricordato le sue opere più famose: “Cent’anni di solitudine. L’amore ai tempi del colera. Cronaca di una morte annunciata: oltre alle sue eccentricità sono parte della sua eredità”. “E’ morto un grande della letteratura latinoamericana. Ci lascia un’opera prolifica e che ci ispira, che continuerà ad alimentare la nostra immaginazione”, ha aggiunto Pinera. Mentre l’ex presidente colombiano Alvaro Uribe ha ricordato che “milioni di abitanti del pianeta si sono innamorati della nostra patria affascinati dai suoi libri”.
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18 Aprile 2014, 03:35