Addio a un altro marchio storico | Chiude Carieri & Carieri

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12 Marzo 2014, 06:15

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PALERMO – Un negozio che ha fatto la storia dell’abbigliamento a Palermo, aperto in via Libertà alla fine degli anni Sessanta e divenuto negli anni uno dei punti di riferimento del settore nel capoluogo siciliano. Un punto vendita da cui sono passati nei decenni volti noti del mondo dello spettacolo come Monica Bellucci, Arnoldo Foà, Gino Bramieri, Carlo Dapporto, Macario, Burt Lancaster all’epoca delle riprese de “Il Gattopardo” e Alain Delon. Per non parlare di professionisti, magistrati, politici, sindaci ma anche “semplici cittadini” provenienti non solo da Roma, Milano, Firenze ma anche Miami, New York e il Sudafrica.

Dopo aver vestito generazioni di clienti chiude i battenti Carieri & Carieri, uno dei nomi più noti del settore. A prendere la decisione Guido, settant’anni fra qualche mese, che rappresenta la terza generazione di una famiglia che ha cominciato nel 1870 in via dei Materassai per poi aprire punti vendita in via Bandiera, via Roma, via Libertà, via Pirandello, ma anche a Trapani e Cagliari. “Il mercato è cambiato – spiega Carieri a Livesicilia, attorniato dai suoi collaboratori -, il vestire bene non è più una priorità ma sulla mia decisione pesa anche la mia età. Se avessi dieci o venti anni di meno aprirei altri dieci negozi, se vorrà continuerà qualcuno dei miei figli”.

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Gli impiegati sono otto, per lo più prossimi alla pensione, ma a chiudere non sarà soltanto un negozio ma un pezzo di storia di Palermo. “Quando abbiamo aperto in via Libertà c’erano ancora i giardini – continua Carieri – abbiamo anticipato le mode, dettato la linea in questo settore. Da noi sono venuti tutti i grandi nomi, venendo a Palermo il nostro negozio era un passaggio obbligato. Bastava chiedere al portiere d’albergo il miglior negozio della città per sentirsi rispondere subito il nostro nome”. A dispetto della carta d’identità Guido Carieri è ancora in gran forma e guida l’azienda con lo stesso spirito che lo ha contraddistinto negli ultimi 50 anni. “Ma ogni cosa ha il suo tempo – riprende -, io termino qui, la mia parte l’ho fatta. Magari darò una mano a uno dei miei figli, qualora decidesse di continuare. Oggi non c’è più la cultura del vestire, i giovani sono interessati ad altro e spendono in altro, non è una questione di crisi: in 50 anni ce ne sono state tante congiunture negative, e proprio nella crisi il buon imprenditore rischia. E’ l’impresa che deve adattarsi al mercato, non viceversa”.

Il negozio di via Libertà abbasserà le saracinesche a fine maggio: un locale da 400 metri quadrati, con otto vetrine, dedicate alle linee uomo di abbigliamento e accessori. “Il siciliano è storicamente un gran signore – dice Carieri, guardando fuori dalla finestra dei suoi uffici che si affacciano su via Libertà -, una persona che ha sempre tenuto a vestire bene. Devo ringraziare il mio personale e i clienti per quello che mi hanno dato, ma ogni cosa ha il suo tempo”. Usando un’espressione tipicamente sportiva si può dire che Carieri preferisce lasciare da campione. Ma ciò non toglie l’amarezza per la chiusura di un altro pezzo di storia del salotto commerciale di Palermo.

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12 Marzo 2014, 06:15

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