21 Settembre 2020, 14:00
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PALERMO – Il gesto provocatorio ha dato risultati oltre ogni aspettativa: dopo poche ore di vita resta solo qualche traccia del “mercatino della munnizza” improvvisato in piazza Giovanni Meli, a Palermo. Un luogo singolare nato giusto ieri da un’idea di Fabrizio Sanfilippo, presidente dell’associazione di volontari Rinascita ambiente, per sensibilizzare la città e l’amministrazione comunale sull’abbandono e la mancata raccolta di rifiuti.
“In vari punti del centro storico si trova di tutto: televisori, frigoriferi, lavatrici e qualche pezzo di arredamento che viene abbandonato durante la notte”, aveva denunciato ieri Sanfilippo dopo la provocatoria affissione di un’insegna sul cumulo di rifiuti alle spalle della chiesa di San Domenico.
Dopo la segnalazione, il “mercatino della munnizza è stato parzialmente sgomberato – spiega il presidente dell’associazione –. Gli operatori della Rap hanno rimosso i rifiuti organici e fatto la segnalazione alla stessa azienda dei rifiuti per la rimozione degli elettrodomestici. Ringrazio la Rap per il tempestivo intervento”.
Intanto il capoluogo siciliano continua a patire l’invasione dei rifiuti. Il piano elaborato dalla Rap per far rientrare l’emergenza prevede che in tre o quattro giorni vengano rimosse le ultime 400 tonnellate di rifiuti rimaste per strada, per poi avviare una settimana di derattizzazioni e pulizie dei cassonetti.
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21 Settembre 2020, 14:00