12 Agosto 2016, 12:18
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PALERMO – Addio autostrade gratis in Sicilia. La giunta di governo ha approvato un piano che prevede la chiusura del Cas, il Consorzio autostrade siciliane, e la nascita di una nuova società mista Cas-Anas. Il piano prevede la possibilità di introdurre i pedaggi in tutte le autostrade, anche quelle che oggi non lo contemplano, cioè la Palermo-Catania e la Palermo-Mazara del Vallo.
Nella delibera di giunta si definisce il Cas “un’anomalia nel panorama nazionale della gestione autostradale” in quanto ente pubblico non economico. Nel documento è scritto che per le due autostrade oggi gestite dall’Anas secondo l’assessore alle Infrastrutture Giovanni Pistorio “è ipotizzabile l’istituzione di pedaggio dopo la realizzazione da parte dell’Anas del piano di straordinario di ammodernamento della Palermo-Catania recentemente finanziato con 800 milioni di euro”.
Il piano di Pistorio di trasformare il Cas superandolo con la creazione di una società mista a cui dare vita insieme all’Anas è stato apprezzato dalla giunta che ha dato mandato allo stesso assessore “di porre in essere ogni iniziativa per l’avvio dell’iter procedimentale”. Nella nota di Pistorio approvata dalla giunta si specifica che “la governance societaria dovrà assicurare alla Regione attribuzioni azionarie e giuridico-statutarie che consentano di imprimere al nuovo soggetto gli indirizzi strategici e di svolgere il conseguente controllo”.
“Il pedaggio sarà socialmente sostenibile e non servirà a fare profitto ma a coprire costi di gestione e manutenzione”, dice l’assessore Pistorio citato oggi dal Giornale di Sicilia che ha dato notizia della delibera di giunta. Poi Pistorio all’Ansa corregge il tiro. “Abbiamo avviato il procedimento per la costituzione di un unico soggetto gestore delle concessioni autostradali tra Anas e Cas per migliorare la rete e portare il sistema a livelli ottimali. È del tutto infondata la notizia, invece, che è in programma l’introduzione di pedaggi in tutta la rete”, dice l’assessore alle Infrastrutture. “La nuova società sarà interamente pubblica – aggiunge – Faremo investimenti per completare il sistema autostradale. Solo dopo il completamento degli investimenti e la sistemazione della rete si potrà istituire il pedaggio che dovrà essere sostenibile e servirà esclusivamente per mantenere in uno stato ottimale le autostrade. Essendo pubblica la società non incasserà i pedaggi per fare reddito o profitti ma per gestire la rete nel migliore dei modi”.
Insomma, i caselli arriveranno, ma solo dopo l’ammodernamento dell’autostrada, come confermano le parole del presidente Crocetta. “Non esiste alcun incremento dei costi delle tariffe autostradali, né tanto meno l’estensione del pagamento a tratti attualmente non coperti dal pagamento del pedaggio – afferma il governatore -. Si potrà parlare di pagamento di nuove tariffe, quando si completerà la rete autostradale siciliana, notoriamente incompiuta, con il completamento della Siracusa-Gela e la realizzazione della Gela-Mazara del Vallo. In tale contesto, il governo sarà disponibile a rivedere il sistema tariffario; fino ad allora non se ne parla minimamente”.
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12 Agosto 2016, 12:18