22 Ottobre 2024, 17:19
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PALERMO – Visite mediche gratuite per bambini e ragazzi che praticano attività di inclusione alla Kalsa: è l’iniziativa di Addiopizzo, che ha consentito a 40 bambini di fare la visita medica obbligatoria per svolgere attività sportive presso la sede dell’associazione. Lo comunica la stessa Addiopizzo in una nota.
Lo sport è un diritto per tutti – scrive l’associazione – ma è altrettanto necessario che chi lo pratica possa farlo in sicurezza, accedendo alle visite mediche obbligatorie.
Per questa ragione, parallelamente all’avvio delle attività di inclusione sociale e di contrasto alla povertà educativa che da quasi dieci anni promuoviamo nel quartiere Kalsa, abbiamo consentito a quaranta bambini e ragazzi con cui operiamo di fare la visita medica obbligatoria presso la sede della nostra Associazione.
Da diversi anni, grazie al sostegno dei fondi dell’8×1000 della Tavola Valdese, riusciamo a offrire questa possibilità a tante famiglie della Kalsa, molte delle quali in condizioni di difficoltà economica, per permettere un monitoraggio delle condizioni fisiche dei giovani con cui facciamo attività e agevolare quindi l’accesso al diritto alla salute.
Un servizio di prossimità sanitario che rappresenta una risposta concreta a un bisogno, spesso rimasto inascoltato, di una comunità che ogni giorno è costretta a misurarsi con gravi condizioni di marginalità.
Siamo infatti convinti che se si vuole imprimere una svolta decisiva per superare fenomeni di devianza e di criminalità organizzata occorre che la politica investa sulle aree della città di Palermo più attraversate da profonde sacche di povertà e degrado e in cui diritti come quello alla casa, al lavoro e alla salute restano un miraggio per molti.
Senza lavoro, senza un tetto sotto il quale vivere, con un diritto alla salute che si assottiglia per molti e un tasso di dispersione scolastica che aumenta, fenomeni criminali e di illegalità diffusa sono destinati a perpetuarsi.
Non ci si può, infatti, affidare soltanto al lavoro di magistrati e forze dell’ordine, occorre anteporre a Cosa nostra un’alternativa economica e sociale fatta di diritti fondamentali in modo che la criminalità organizzata e l’illegalità diffusa non restino uno dei principali ammortizzatori sociali a cui ricorrere per assicurare sopravvivenza.
Siamo convinti che non è sufficiente sostenere commercianti ed imprenditori a denunciare fenomeni estorsivi se, parallelamente, non si orientano strategie ed interventi nella direzione di rimuovere le condizioni di degrado e povertà che contribuiscono ad alimentare fenomeni di devianza e di illegalità diffusa.
Per questa ragione dal 2015 nel quartiere Kalsa di Palermo, dove è presente la sede di Addiopizzo, l’associazione opera con bambini e famiglie che vivono in condizioni di marginalità sociale ed economica per facilitare l’accesso a diritti fondamentali come quello alla salute, all’istruzione, al lavoro e alla casa.
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22 Ottobre 2024, 17:19