Crocetta chiarisce: | “Ecco quanto guadagno”

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30 Ottobre 2013, 20:30

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Certo, sono serviti più di venti minuti. Ma adesso, è tutto chiaro. Il presidente Crocetta ha allontanato le nubi che aleggiavano sulla sua indennità, contro la quale si sono scagliati, anche di recente, i deputati grillini. Lo ha fatto nel luogo adatto: a Sala d’Ercole, dove il governatore ha passato in rassegna costi e spese. Entrate e uscite. Ha dato conto delle necessità di proteggere con vetri anti-kalashnikov la propria segreteria a Gela, ha precisato a quanto ammonta lo stipendio del suo portaborse, e quanto spende per il proprio abbigliamento: “Devo pur comprarmi una giacca e una cravatta”. E ci mancherebbe. Insomma, adesso è tutto chiaro. E per evitare interpretazioni errate, per mettere la parola “fine” alla vicenda, ci affidiamo direttamente alle parole del presidente. Tratte direttamente dal resoconto stenografico della seduta di ieri. Il governatore ha iniziato a parlare già da qualche minuto, quando, scegliendo di parlare in “terza persona”, dice:

“Vi farò i conti anche di quanto guadagna Crocetta, giusto per far capire come siano sballati i vostri conti e come siete al di fuori della realtà. Come siete completamente al di fuori. Perché dire “Crocetta guadagna più di Obama!”… io guadagno al netto della riduzione che ho operato, rispetto…”

MUSUMECI: “Lasci stare, onorevole Presidente”.

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CROCETTA: “Onorevole Musumeci, mi perdoni ma è il mio intervento e il taglio lo decido io. Siccome sono cose che poi si dicono al di fuori dell’Aula, si strumentalizzano. “Crocetta guadagna più di Obama!”. Con la differenza che quello è lo stipendio veramente al netto delle spese, dei rimborsi, di elicotteri, gli staff, e così via…e tutti i rendiconti spesa, etc…etc… che ha Obama, e invece, il nostro è uno stipendio molto più articolato che io spiegherò, così finalmente facciamo chiarezza anche di fronte al popolo siciliano, è giustizia perfino nei confronti del Parlamento. La mia retribuzione netta è 2500 euro in più, dopo il ribasso che io ho operato della mia indennità di presidente di 2500 euro al mese. Mi darete atto che qualche rischio in più rispetto ai parlamentari io lo corro per cui mi sono fatto un assicurazione sulle mie responsabilità, che non sono indifferenti, che dovrò pagare per tutta la mia vita. Quindi, anche quando io sarò pensionato, e con la sfiducia sicuramente guadagnerò anche pochissimo, praticamente io continuerò a pagare vita natural durante, tanto che oggi un giornalista mi ha fatto una battuta: “ speriamo che campi poco, così almeno non paghi molta assicurazione”, dovrò pagare un assicurazione infinita. Quindi, giudicate se questi 2500 euro non sono assorbiti dai costi. Ma io non lo voglio dire. Guadagno 2500 euro in più al mese. Andiamo alla sostanza. L’indennità parlamentare lorda è di 10.700 mila euro. Così glielo dite ai cittadini quanto guadagnano i parlamentari, finalmente. Invece di fare scandalismo quando non vi accorgete dei costi reali della politica. Perché quando si fa politica con approssimazione si fa danno al Paese! Dicevo, 10.700 mila euro lorde al mese. Diaria lorda, 3500 euro. Guardate che vi sto rendicontando tutto. Contributo al mio partito, 1500 euro al mese. Poi naturalmente c’è anche il Megafono, qualche spesa pure lì ci sarà, no? Visto che come dice l’onorevole Cracolici sono bigamo. Io non sono solo bigamo, sono pure poligamo. (Brusìo dai banchi dell’Aula) Posso avere il piacere di completare un argomento che, finalmente, darà anche soddisfazione a voi? Andiamo avanti. Quindi, al netto, considerato quello stipendio, diaria, indennità parlamentare, sono 7.400 euro. La diaria, tra l’altro, non è, nel mio caso, proprio un compenso perché, il presidente della Regione e gli assessori non hanno pagate le missioni quando vanno in giro per la Sicilia., tanto è vero che, in una interrogazione dell’onorevole D’Asero, mi chiedeva se, in campagna elettorale, io mi ero fatto pagare le missioni

D’ASERO: “Io non lo ricordo”.

CROCETTA: “Sì! Una lettera, gliela ricordo. Gli ho dovuto rispondere che il problema non si poneva per il semplice motivo che le missioni del Governo non sono pagate…scusi era dell’onorevole Assenza, pardon. Non sono pagate per il semplice motivo che non è prevista l’indennità di missione. La differenza è che io le spese di missione, in tutta la Sicilia, li spendo. Io vi ricordo che, salvo impegni istituzionali, sono 6 giorni o anche 7 giorni nell’attività lavorativa, normale: o venendo a Palermo, anche di sabato e domenica, o andando in giro per iniziative istituzionali. Spesso mi fermo a dormire negli alberghi, spesso mi capita di mangiare nei ristoranti, anzi quasi sempre, e di spendere, realmente, questa indennità per un quantum che non so quantificare. Quando invito giornalisti, altre persone, o facciamo “alla romana” o pago regolarmente io, senza toccarle da spese di rappresentanza ed istituzionali, come vi dimostrerò. Anche quando sono spese di rappresentanza o istituzionali, non ho mai pagato un pranzo, salvo quando sono venuti ministri o delegazioni estere. Per quanto riguarda i costi del rimborso del portaborse, io spendo per il compenso 1.500,00 euro, regolarmente assunto, e 606,00 euro di contributi, 475,00 euro al mese per l’affitto della mia segreteria a Gela, senza contare che la Polizia mi ha imposto, in quella segreteria, di mettere allarme, vetri anti – kalashnikov che ho fatto a spese mie e che non gravano su quelle spese. Ed impianti di video-sorveglianza, collegati con la Questura. Spese di telefono di circa 200,00 euro al mese. Ho una serie di spese per iniziative varie, ho calcolato per circa 1.000,00 euro al mese, in questi mesi, per partecipazioni a convegni, iniziative di partito o inviti in televisione che, sicuramente, non ho messo fra le missioni del presidente, ma ho pagato di tasca mia. Ho speso, come contributi documentati a iniziative politiche, 1.500,00 euro al mese. Per cui, ci sarebbe che, a fronte di 3.180,00 euro io ho speso, mediamente, in questi mesi 5.581,00 euro, cioè 2.400,00 euro in più rispetto a quello che mi si dà per il portaborse. Totale l’indennità di funzione netta è di 2.400,00 euro totale. Il mio stipendio netto è 7.495,00 euro al mese, ai quali debbo sottrarre tutte le spese che io faccio per missioni in Sicilia, per pagarmi l’affitto per stare a Palermo, perché non utilizzo l’alloggio di servizio; sicuramente, significa che quello che resta netto della mia attività sono 5.500,00 euro al mese. Mi dica il Movimento Cinque Stelle a quanto devo scendere il mio stipendio, se debbo guadagnare meno del mio segretario, meno dell’usciere – con grandissimo rispetto – della Regione etc. Quindi, la politica di revisione dei costi non può essere questa bambinata: “Mi autoriduco lo stipendio perché io non guadagno…”, queste sono spese che vi posso dare in modo tranquillo e ufficiale e vi posso dare anche le pezze di appoggio. Quindi, non ho fatto nessun falso, rispetto alla dichiarazione che avrei ridotto, perché l’ho ridotto, solo che io quando ho detto la cifra non sapevo realmente quale fosse il mio stipendio, se mi devo ridurre della metà questi 5.500,00 euro, ditemi anche a quale ente di beneficenza li dobbiamo dare e sei io devo guadagnare meno di un operaio del Petrolchimico o meno di quando ero un lavoratore dipendente. Credo di avere qualche spesa in più rispetto a qualche cittadino normale, perché nonostante la mia austerità qualche vestito me lo debbo comprare, perché io non viaggerei normalmente in giacca e cravatta”.

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30 Ottobre 2013, 20:30

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