19 Novembre 2012, 15:34
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PALERMO – Il derby è ormai alle porte e si sa che una partita così va preparata nei minimi dettagli e con una certa attenzione. Non è una gara come le altre – e fino a qui ci siamo – ma per il Palermo il “clasico” siciliano quest’anno rappresenta ancora di più rispetto ai precedenti. Sì, perché questa volta ci sono in palio punti pesanti, sia per i rosa che per i rossazzurri. Gasperini da domani inizierà a lavorare principalmente sulla testa dei suoi calciatori; ma il jolly “rosanero” potrebbe essere Pietro Lo Monaco, uno che queste sfide le preparava minuziosamente e le ha quasi vinte tutte.
Ci sarà Benussi in porta e questa potrebbe non essere una cattiva notizia: Ujkani in queste ultime giornate è apparso poco reattivo e allora in una partita di questo calibro potrebbe avvertire troppa tensione. Benussi ha la chance della stagione, se dovesse infatti parare bene potrebbe anche scalzare l’estremo difensore albanese.
Capitolo difesa: gli uomini del Gasp dopo le tre scoppole di Bologna non stanno assolutamente bene. Donati è quello maggiormente criticato per la prestazione del Dall’Ara, il difensore ha fatto molto male ma quando ci sono partite importanti, l’ex Celtic si carica molto. Poi spazio a Munoz e Von Bergen, loro dovrebbero dare una certa garanzia anche perché a Bologna i gol non sono dipesi da loro. Il reparto che sicuramente è a più rischio è il centrocampo; Barreto non ci sarà e questa è un’assenza davvero pesante. Il paraguayano, espulso ieri per doppia ammonizione, è un giocatore da derby, uno che martella gli avversari e che ti dà tanti muscoli in mezzo al campo. Dovrebbe quindi toccare a Rios scendere in campo che per qualità è molto simile a Barreto. Per l’uruguayano sarà una settimana fondamentale, dovrà convincere Gasperini a schierarlo dall’inizio. Ma non sono escluse sorprese e visto che a centrocampo manca qualità, Gasperini potrebbe dare una chance a Viola che ieri ha esordito in serie A, seppur per pochi minuti.
L’uomo derby, sponda Palermo, sarà sicuramente Fabrizio Miccoli. È rimasto precauzionalmente a casa per giocare al top questa sfida. Lui ci tiene tanto e per il Palermo il capitano rappresenta una pedina imprescindibile. I rosanero hanno bisogno delle sue giocate. Un’altra pedina importante sarà Franco Brienza, uno che ha detto “no” al Catania per rispetto del Palermo. Chissà se poi, come fece Pastore tre anni fa, toccherà a Dybala risolvere una partita che allo stato attuale è molto, ma molto complicata.
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19 Novembre 2012, 15:34