26 Aprile 2012, 18:15
2 min di lettura
La Commissione disciplinare della federcalcio ha squalificato per 12 mesi il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, per non aver condotto – secondo le regole – la trattativa per l’acquisto di Javier Pastore. Per il patron rosanero si tratta quindi di un’inibizione che non potrà permettergli di andare per un anno ai Consigli di Lega, entrare nello spogliatoio durante lo svolgimento di una partita, non poter entrare in campo.
Il Palermo, inoltre, è stato multato con 80 mila euro. Deferiti anche l’attuale ds della Roma, Walter Sabatini, all’epoca dei fatti ds del club di Viale del Fante, Marcelo Simonian, procuratore di Javier Pastore e Roberto Felicori, segretario generale della società rosanero.
Nel comunicato della Figc viene contestato a Zamparini di aver violato il comma 1.1 del regolamento agenti di calciatori. Un affare che secondo la Commissione disciplinare ha nascosto alcune irregolarità. Ma a Zamparini viene anche contestata la violazione sulla trattativa che ha portato Michel Morganella al club rosanero: “Per essersi avvalso dell’attività di Agente, Sig. Andres Perez Pacheco – si legge nel comunicato Figc – per la stipulazione del contratto di prestazione sportiva tra la Città di Palermo Spa ed il calciatore Sig. Michel Morganella del 2.2.2009, senza aver conferito allo stesso alcun mandato scritto su modulo predisposto dalla Figc”.
Irregolarità anche nella conduzione di altre trattative come quella per Acquah, Melinte, Laribi. Attualmente nessuna replica da parte di Maurizio Zamparini, che nonostante la squalifica, potrà rilasciare dichiarazioni ad organi di informazione.
“Allora squalificheranno tutte le società di Serie A e B e il campionato se lo farà Abete”. Con queste parole il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, commenta all’agenzia Italpress la notizia. “Intanto non sono cose di cui mi sono occupato io, ma il mio amministratore delegato e il mio segretario, noi presidenti mettiamo solo le firme – spiega Zamparini -. In ogni caso nessuno ha fatto alcuna porcheria, abbiamo agito come fanno tutte le società da almeno 10 anni, quindi adesso mi aspetto che squalifichino tutti i presidenti e che squalifichino il calcio”.
Uno dei 12 errori formali contestati al presidente del Palermo Maurizio Zamparini riguarda l’attività di scouting, che secondo le regole italiane deve essere svolta necessariamente dal direttore sportivo del club. “Mi sono beccato cinque mesi perché lo scouting non è stato fatto dal ds – ha commentato il patron rosanero ai microfoni di Radio Radio -. E’ un pasticciaccio all’italiana, non sono arrabbiato ma mi rattristo: 12 mesi di squalifica sono una vergogna per loro, non ho niente da nascondere. Mi auguro che il buon senso venga fuori, bisogna sedersi attorno a un tavolo e collaborare – aggiunge Zamparini -. Vediamo di normare le cose perché ci sia una sicurezza del diritto. Se la situazione non verrà chiarita darò le dimissioni e lascerò il Palermo perché a 71 anni sono stanco di queste cose. Credo invece che questa occasione possa essere un punto di partenza per rimuovere le storture. Facciamo un calcio chiaro, pulito e trasparente per tutti”.
Pubblicato il
26 Aprile 2012, 18:15