"Agatha on the road" la mostra per la Santa Patrona - Live Sicilia

“Agatha on the road” la mostra per la Santa Patrona

Un'esposizione per raccontare il culto di Sant'Agata e il legame con la popolazione attraverso oltre due millenni

CATANIA – Aperta al pubblico dal 4 febbraio fino al 4 marzo, “Agatha on the road/In viaggio con Agata” è il titolo di un’esposizione diffusa tra le sedi dell’Università di Catania (Palazzo centrale dell’Università e Palazzo San Giuliano) e la GAM-Galleria d’Arte Moderna di Catania, che si presta da suggestivo sfondo alla festa religiosa, conosciuta in tutto il mondo con oltre un milione di presenze provenienti dai cinque continenti.

Il progetto

Nel capoluogo etneo, anche quest’anno, la festa in onore di sant’Agata non si è potuta svolgere per l’emergenza sanitaria ancora in corso, ma la Fondazione OELLE-Mediterraneo Antico e l’Università degli Studi di Catania hanno tentato di restituirne l’unicità. “Ciò che sta accadendo attorno a questo progetto esprime il senso della devozione agatina nel senso più ampio e laico del termine. Con Agatha on the road mettiamo le basi per un percorso di ricerca e archiviazione della memoria che contiamo di replicare negli anni con una programmazione che contribuisca alla promozione della festa di Sant’Agata”, dichiara Ornella Laneri, presidente della fondazione oelle mediterraneo antico.

Con Agatha on the road il Sistema museale dell’ateneo di Catania (Simua) conferma il suo impegno nei confronti della città, non soltanto mettendo in mostra i paradigmi di una delle sue più amate tradizioni ma dando anche spazio alla lettura originale degli organizzatori e all’interpretazione del ruolo della donna nel sentire catanese: da giovane vittima di violenze a madre protettrice.

L’esposizione

Infatti, nelle sale della GAM-Galleria d’Arte Moderna di Catania il culto popolare a Sant’Agata è scandito da immagini, suoni e profumi attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, dalla fotografia alla sound art, ripercorrendo metaforicamente le strade del capoluogo etneo per mostrare il legame laico e religioso tra la popolazione e la sua celebre patrona, ponendo l’accento sul rapporto tra Agata e le strade, Agata e i suoni di una città senza filtri.

Il percorso espositivo si conclude, con la cura scientifica di Carmelo Nicosia (Direttore della Fondazione OELLE Mediterraneo Antico), comprendendo racconti paralleli di autori contemporanei che puntano verso una visione “altra” del culto agatino. “La Fondazione OELLE Mediterraneo Antico per il secondo anno consecutivo pone la sua attenzione, scientifica e antropologica alla festa di Sant’Agata – dice Nicosia – OELLE da alcuni anni lavora alacremente alla costituzione di un Archivio della Memoria Agatino, un progetto di ricerca della fondazione che coinvolge numerosi artisti e ricercatori. Una festa oggi silente per i motivi che noi tutti ben conosciamo, ma che nell’immaginario collettivo continua a scatenare entusiasmo e fascinazione, una fatale attrazione esasperata dalla impossibilità. Proprio a partire dalla impossibilità, dalla negazione del bagno di folla, OELLE ha progettato con il contributo di 27 artisti famosi ed emergenti, un viaggio complesso e coraggioso all’interno del mondo agatino, utilizzando linguaggi contemporanei che travalicano le convenzioni, innalzano il rispetto storico e iconografico per assurgere alla pura e sincera ricerca per Agata, una figura cardine della comunità catanese”.

Così, in mostra si passano in rassegna i lavori di artisti emergenti e di maestri riconosciuti: Salvo Alibrìo, Giulia Barone, Federico Baronello, Fabrice Bernasconi Borzì, Carmelo Bongiorno, Gabriele Diego Bonsangue, Giovanna Brogna/Sonnino, Carmen Cardillo, Ursula Costa, Ezio Costanzo, Annita Del Zoppo, Gaetano Gambino, Angelo Iodice, Nicola Laneri, Koen Lawrenth, Egidio Liggera, Giovanna Lizzio, Carmelo Nicosia, Nicola Pecoraro, Giuliano Severini, Michele Spadaro, Oriana Tabacco, Ivan Terranova, Anna Tusa, Daniele Vita e di Aldo Zucco.

I luoghi “off”

La narrazione della devozione a Sant’Agata tra sacro e profano prosegue in 3 luoghi “OFF” del progetto: ISOLA (hub innovativo di coworking a Palazzo Biscari) e la storica Libreria Prampolini fondata nel 1894 (via Vittorio Emanuele II, 333) a Catania, e la fON Art Gallery, lo spazio espositivo all’interno del Four Points by Sheraton Catania Hotel ad Aci Castello. Sono estensioni di un’idea progettuale comune, legati da un fil rouge unico: il documentario “Adorando Agata”, ideato e scritto da Nicola Laneri e diretto da Filippo Arlotta, che contiene l’essenza della visione contemporanea e rispettosa del culto alla Santa Patrona.

Infine, dal 10 di marzo una selezione di opere di Agatha on the road/In viaggio con Agata sarà ospitata fino al 4 agosto nelle sale del museo dei saperi e mirabilia siciliane, palazzo centrale dell’università.


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