Consorzi di enti alla Formazione | Dipendenti verso il “carrozzone”

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03 Ottobre 2014, 15:29

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PALERMO – Il carrozzone si avvicina. Ed è l’ultima idea saltata fuori dalla riunione tra il presidente della Regione Crocetta, l’assessore Scilabra e i lavoratori della Formazione. Il carrozzone non ha ancora un nome. Ma si tratta di una sorta di partecipata regionale a maggioranza pubblica (si parla del 51%) e per il resto composta da consorzi di enti di Formazione sani. Lì, confluirebbero i circa ottomila lavoratori del settore.

Ne parlano in tanti. Rappresentanti dei lavoratori e non solo. La proposta è saltata fuori durante l’ultimo tavolo di confronto tra il governo e i dipendenti degli enti di Formazione. E sarebbe stata “sposata” direttamente dal presidente della Regione Rosario Crocetta. Anche se l’assessore Scilabra prova a smentire, con una breve nota: “Il governo – si legge – smentisce l’intenzione di puntare ad una agenzia unica per il futuro della formazione professionale. Il Presidente della Regione Siciliana non ha mai parlato di tale ipotesi ma ha ribadito, in occasione dell’ultimo incontro con i lavoratori a Palazzo d’Orleans, quanto già previsto dal ddl di riforma del settore approvato in Giunta dal nostro Governo. Secondo quanto scritto sul nostro ddl, infatti, si potranno costituire consorzi tra più enti di formazione o realizzare accordi di rete tra enti, aziende, scuole ed università”.

Una smentita che tinge di giallo la vicenda. Visto che fino a oggi, anche qualche deputato presente a quelle riunioni ha confermato che le intenzioni del governo fossero proprio quelle: “Emerge – racconta il presidente della commissione Cultura all’Ars, Marcello Greco – una palese discrepanza tra quanto indicato dal Presidente e quanto posto in essere dall’Assessore Scilabra nel suo disegno di legge. Il Consorzio degli enti sani con il Ciapi di Priolo non è certamente previsto nel disegno di legge dell’Assessore alla Formazione. Non è più concepibile sostenere due tesi diverse, è arrivato il momento di trovare una linea guida che possa garantire i lavoratori della formazione e degli sportelli multifunzionali. Il presidente Crocetta sta pensando seriamente a questa possibilità. Ne prendo atto e la considero un’ottima idea, che darebbe sicurezze a tanti lavoratori”.

Sì, la nuova società piace a tanti. Anche nella maggioranza: “L’agenzia unica della Formazione professionale siciliana – ha detto il deputato Pd Gianfranco Vullo – è
un approdo che darebbe le dovute certezza ad una platea di 8 mila lavoratori che finora hanno subito mortificazioni al limite della tolleranza. Credo che l’atteggiamento costruttivo assunto di recente dal presidente della regione Rosario Crocetta sul tema della formazione professionale contribuirà certamente ad un uscire da questa assurda impasse che ha fatto pensare a tanti che i lavoratori del settore fossero più ‘carne da macello'”.

 

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La Regione, insomma, si assumerebbe il ruolo di guidare l’intero settore. Con vantaggi un po’ per tutti. Gli enti, attualmente in grossa difficoltà, finirebbero per far parte di una mega-struttura garantita dalla pubblica amministrazione. E gli stessi dipendenti passerebbero da uno stato di precariato “privato” (sebbene sovvenzionato da una legge regionale) a uno status di rapporto di lavoro semi-pubblico. Come accade per gli altri settemila dipendenti delle partecipate regionali.

“Noi da tempo – racconta il presidente di Forma Sicilia, Paolo Genco – avanziamo al presidente le nostre proposte. Come quella di un sistema in cui noi enti agiamo come semplici soggetti convenzionati, mentre i finanziamenti e le spese per il personale vengono gestite direttamente dalla Regione attraverso il Ciapi di Priolo. Ma la proposta di un soggetto misto – aggiunge – in cui gli enti sarebbero rappresentati sotto forma di  Consorzi, ci convince ancora di più”.

Eppure, le intenzioni del governo sembravano altre. E sono state anche messe nero su bianco nella delibera di giunta che ha tracciato la nuova riforma della Formazione professionale. Una “contraddtittorietà” messa in luce anche da alcuni esponenti politici che confermano, implicitamente, l’idea che si sta (ri)facendo strada in questi giorni. “Prendiamo atto con favore- ha commentato il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone – del cambio di rotta di Rosario Crocetta in materia di formazione professionale. Il presidente della Regione, nel corso dell’incontro con gli sportellisti, ha parlato di un possibile consorzio, o agenzia, che possa includere tutti gli enti regolarmente accreditati, per dare vita ad un soggetto pubblico-privato capace di gestire ordinatamente il sistema formativo, in un’ottica di efficientamento del servizio e di razionalizzazione della spesa. Di fronte a questo scenario, – ha aggiunto Falcone – la proposta dei poli formativi di Nelli Scilabra è destinata a divenire carta straccia ancor prima di giungere in Commissione. Servono coerenza, concretezza, senso di responsabilità. Forza Italia presenterà in tal senso la prossima settimana le linee guida di un suo disegno di legge sulla formazione”. Per il capogruppo degli azzurri, questa “novità” è spunto per tornare sul caso della mozione di sfiducia all’assessore Scilabra: “Non indietreggiamo di un passo – spiega Falcone – e voteremo quella mozione di sfiducia”.

E non si placa nemmeno la protesta dei sindacati. La Cisl, ad esempio, ha annunciato per il prossimo 7 ottobre una nuova manifestazione in Piazza indipendenza: “Nulla di nuovo sotto il sole, – ha commentato il responsabile del sindacato Giovanni Migliore – quello che è avvenuto all’incontro con la Regione sulla vertenza della Formazione Professionale, i soliti annunci senza atti concreti e accordi certi, senza l’avvio al lavoro degli operatori né il pagamento degli stipendi, lo avevamo previsto. A questo punto è giunto il momento di unire le forze e presidiare ad oltranza a partire da martedì prossimo la sede della Presidenza della Regione. Invitiamo tutti a partecipare, – aggiunge – sigle e movimenti dei lavoratori”. Un appello che potrebbe essere raccolto dai dipendenti. Per lunedì, infatti, il governatore ha annunciato che verranno date risposte definitive sulla vicenda degli sportelli multifunzionali. “Se non avremo risposte concrete – annuncia uno dei promotori dell’ultima marcia della Formazione, Alessandro Lazzano – riprenderemo a manifestare per chiedere a gran voce la sfiducia non solo dell’assessore Scilabra, ma anche del presidente Crocetta”.

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03 Ottobre 2014, 15:29

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