15 Ottobre 2014, 12:40
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PALERMO – Sbalzato dalla sella, è rotolato giù per alcuni metri, in discesa. In due, a bordo di uno scooter, gli si erano avvicinati in velocità: sulla sua bicicletta la vittima non è riuscita a mantenere l’equilibrio e quando uno dei malviventi gli ha sferrato un calcio dal ciclomotore, è stato scaraventato a terra.
Quella che ha preso vita è stata una mattinata da incubo per un ciclista cinquantenne palermitano che, nel giro di pochi secondi ha visto letteralmente sparire la sua bicicletta dal valore di quattromila euro. Una “due ruote” di nuova generazione, ultraleggera, che di sicuro non era passata inosservata a coloro che, probabilmente, avevano seguito il ciclista per diversi metri prima di entrare in azione.
“Già – racconta a LiveSicilia Paolo Tarantino – probabilmente mi avevano preso di mira prima, poi hanno cercato il momento giusto per agire. E così – prosegue – mentre stavo percorrendo via Duca degli Abruzzi, nei pressi della Palazzina Cinese, lo scooter mi ha affiancato e uno dei due ragazzi mi ha colpito con un calcio. Pensavo fossero persone che conosco, che qualcuno volesse farmi uno scherzo. Invece era tutt’altro. In quel momento stavo attraversando un tratto in discesa e non sono riuscito a mantenere il controllo della bicicletta. Sono quindi caduto e la bici è finita a qualche metro di distanza da me”.
Momenti concitati, durante i quali Tarantino ha visto svanire nel nulla la sua bicicletta in un batter di ciglia: “Io ero a terra, dolorante, nessuno si è fermato a darmi una mano. Ho riportato diverse contusioni perché la caduta sull’asfalto è stata violenta. E loro ne hanno ovviamente approfittato. Mentre cercavo di rialzarmi ho visto che uno dei ragazzi è salito a bordo della bici ed è andato via velocemente verso Pallavicino, seguito dal complice sullo scooter”. E da quel momento, della bicicletta non c’è più stata alcuna traccia.
“Non mi è rimasto che recarmi alla polizia. Mi sono sentito spiazzato, non avrei mai pensato che quella che era cominciata come una passeggiata in un pomeriggio di fine estate si sarebbe trasformata in un episodio così spiacevole. Esco spesso in bici durante la settimana, faccio passeggiate di circa due ore. Mi mantendo in forma e su quella bicicletta era un piacere girare per la città”. Alcune settimane fa, tra l’altro, sono stati gli stessi ciclisti palermitani a lanciare l’allarme: in base a recenti casi di rapina, una delle zone più “ad alto rischio” sarebbe Monte Pellegrino, dove ultimamente diversi amanti della pedalata sarebbero finiti nel mirino. “Infatti ho optato per altre vie – prosegue Tarantino -. Non avrei immaginato di essere aggredito per la mia bici, anche se il suo valore è molto alto l’avevo ormai acquistata due anni fa. Un costo che ho sostenuto con fatica. Io nella vita faccio l’artigiano, l’ho pagata a rate. Sono molto dispiaciuto”.
Negli ultimi tempi gli appassionati della bicicletta si sono trovati a far fronte a furti e rapine. In alcuni casi hanno riconosciuto il proprio mezzo tra quelli esposti tra le bancarelle del “mercato dell’illegalità”, a Ballarò. Stavolta, di quella di Tarantino, non c’era l’ombra. Eclatante l’episodio che circa tre settimane fa ha visto protagonisti quattro palermitani: tutti hanno individuato i propri mezzi pochi giorni prima rubati: erano in vendita al prezzo di 45 euro.
Come altrettanto preoccupanti sono altri tre episodi che si sono verificati nelle ultime settimane in città: il calcio sferrato dai malviventi ai ciclisti, al fine di rubare il proprio mezzo, sembra una dinamica adottata in varie zone di Palermo. A fine settembre, infatti, oltre a Paolo Tarantino sono finiti nel mirino altri due sportivi. In due casi distinti, sono stati aggrediti e derubati due ciclisti in via Maqueda e corso Vittorio Emanuele. Un terzo episodio ha invece riguardato una ragazza di venticinque anni che i primi di ottobre si trovava a bordo della sua bici nella centralissima via Sciuti: anche in questo caso, due giovani su uno scooter l’hanno fatta cadere e sono scappati col mezzo.
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15 Ottobre 2014, 12:40