Ursino, Buttafuoco e l’aggressione: | “Se fosse accaduto il contrario…”

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21 Febbraio 2018, 19:31

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“Non mi va di dire niente, troppa ipocrisia. Posso solo abbozzare questo, a caldo: se fosse accaduto il contrario, oggi saremmo in stato d’assedio. E magari sarebbe intervenuto Mattarella”. Pietrangelo Buttafuoco è laconico, ma il suo intervento ha un’eco da non sottovalutare. Lui, giornalista, scrittore e intellettuale – dichiaratissimo – di destra, sceglie un paradosso per descrivere la brutta storia che ha immerso Palermo in un clima da anni Settanta. Una tesi che ha una sua congruità mediatica.

Perché poi dall’incipit si susseguono, a catena, altre suggestioni. Già, se fosse successo il contrario. Se fosse stato un uomo di estremissima sinistra a subire la violenza? Forse, ci sarebbero state reazioni diverse, molto più veementi. Forse, davvero, perfino il Presidente della Repubblica – il palermitano Sergio Mattarella – sarebbe, prontamente, intervenuto.

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In effetti, da sinistra, le condanne di prammatica sono state pronunciate. Laura Boldrini, per esempio, ha meritoriamente ammonito, con un apprezzabile tweet: “Condanno la brutale aggressione di Palermo ai danni di un esponente di Forza Nuova. I violenti non usino l’antifascismo per giustificare le loro azioni. L’antifascismo è una cultura di pace”. Giusto, ma non proprio vibrantissimo. E – chissà – ci vorrebbe più determinazione, mentre il tramonto di Palermo porta con sé una cappa di odio, col riverbero di un domani dalle fragili sicurezze.

Solo che la vittima, stavolta, è un ragazzo di destra-destra, noto alle cronache e per le sue posizioni ideologicamente estreme. Resta il fatto di una violenza che si dice ‘antifascista’, celebrata sotto una bandiera di libertà che non le appartiene. E lo sdegno, quello vero? Tocca accontentarsi di qualche tiepido comunicato stampa che sembra prescritto dal medico.

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21 Febbraio 2018, 19:31

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