19 Luglio 2018, 09:32
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CATANIA – Un’altra aggressione in ospedale e ancora una volta presso il Vittorio Emanuele di Catania. Un uomo rimasto vittima di un incidente, per un diverbio sulle modalità di assistenza è andato in escandescenze scagliando contro gli infermieri e i medici una barella e poi distruggendo alcuni monitor salvavita che si trovano all’interno delle postazioni del reparto, per un danno stimato che si aggirerebbe sui 10 mila euro. Uno scenario di violenza che, purtroppo, non si arresta.
“Solidarietà ai colleghi aggrediti – dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei – Tante le nostre richieste di intervento avanzate per risolvere questa problematica, ma nessun risultato.
Il Questore, nell’ultimo incontro con il sindacato, aveva dichiarato di voler convocare i direttori generali delle 4 aziende ospedaliere. “Alla luce di questo ultimo caso di aggressione, chiediamo al Questore di istituire un tavolo di sicurezza per la città di Catania composto da direttori generali, prefettura, sindacati, Assessore Ruggero Razza e parti sociali per rivedere i piani sicurezza, sorveglianza, carenza personale ed istituire un posto di polizia. Dove manca la presenza delle Forze dell’Ordine c’è un abbassamento del livello di sicurezza ed un peggioramento della qualità della vita, con la triste conseguenza che spesso il singolo cittadino, paziente, infermiere, medico, ausiliario, o dipendente di servizi pubblici, ne fa le spese perché non viene tutelato neanche dai datori di lavoro, quando invece la legge glielo impone e nessuno interviene a farla rispettare, e diventa vittima costante di preoccupanti fenomeni delinquenziali”.
“Se lo Stato non è in grado di risolvere questo fenomeno come può il cittadino sentirsi al sicuro. Politici, assessori alla salute, dirigenti della pubblica amministrazione chiedono l’eccellenza dei servizi sanitari e fanno pagelle per valutare la performance dei lavoratori ma quando vengono colpiti nella dignità li dimenticano. Aspettiamo, pertanto, che il Parlamento approvi il disegno di Legge 2908 nato dalle nostre denunce”, conclude Salvatore Intravaia.
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19 Luglio 2018, 09:32