17 Giugno 2020, 19:11
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PALERMO – Gli esami di Stato regalano una gioia anche ad alcuni studenti con disabilità, che per l’occasione ritrovano il proprio assistente igienico-personale. In Sicilia i circa duemila lavoratori del settore non navigano in buone acque, e da mesi battagliano per scongiurare il loro mancato impiego a titolo definitivo. Fino a ieri ancora nessuna novità, poi sono iniziate ad arrivare conferme: nelle ultime ore, riporta il sindacato Slai Cobas Sc, alcune scuole della Città metropolitana di Palermo fra quelle che avevano richiesto il servizio hanno ricevuto l’ok dall’ex provincia del capoluogo.
La novità incoraggia i lavoratori: solo una settimana fa la Città metropolitana aveva reso noto che per gli esami di Stato non si sarebbe avvalsa dell’assistenza, non prorogata “dal 16 maggio 2020 a causa dell’emergenza Covid”, ma un incontro dell’11 giugno scorso fra i rappresentanti dei lavoratori e l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro Antonio Scavone avrebbe sbloccato l’impasse: dopo la riunione, Scavone aveva diramato a tutte le Città metropolitane e i Liberi consorzi una nota in cui faceva presente di aver avviato un dialogo con l’Ufficio regionale scolastico, dato “l’imminente inizio degli esami di Stato che vedrà coinvolti anche ragazzi affetti da disabilità”, per non arrecare loro “maggiori disagi” rispetto a quelli già causati dal lockdown.
Tra gli studenti che hanno potuto gioire c’è Simone, che stamani ha svolto gli esami nel suo istituto di Monreale, il ‘Basile-D’Aleo’. “Fino al primo pomeriggio di ieri, i genitori non sapevano se oggi il figlio avrebbe avuto a disposizione l’assistente igienico-personale – raccontano dallo Slai Cobas Sc – che lo ha seguito durante l’anno scolastico fino alla sospensione delle lezioni dal 5 marzo a causa del Covid”.
Stamattina Simone ha potuto varcare di nuovo l’ingresso della scuola con la sua assistente, rientrata in servizio dopo mesi, solo per il tempo degli esami. “Un tempo breve, ma di un valore profondo – sottolinea la sigla – che racchiude l’importanza della lotta che si sta portando avanti, in difesa non solo del diritto allo studio degli studenti disabili, che hanno diritto di frequentare le scuole affiancati da tutte le figure specializzate di cui hanno bisogno, ma anche del diritto al lavoro degli assistenti igienico-personale specializzati”.
“Mio figlio ormai ha concluso con la scuola, ma solo io so quali disagi abbiamo vissuto negli ultimi mesi – racconta papà Salvatore a Live Sicilia –. Spero che la buona notizia di oggi possa servire ad aiutare quei ragazzi che hanno ancora tanto bisogno di figure come questi assistenti”. “Quello di oggi è stato un primo e significativo risultato raggiunto – conclude lo Slai Cobas Sc – ma ribadiamo: tutti gli studenti disabili che devono fare gli esami in presenza in questi giorni hanno diritto ad avere l’assistente igienico-personale se la famiglia ne fa richiesta o se la scuola inoltra una segnalazione alla Città metropolitana di riferimento”.
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17 Giugno 2020, 19:11