27 Marzo 2009, 18:28
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MESSINA. “La finanza creativa in voga negli anni passati ha originato la crisi odierna mettendo ai margini i settori vitali della nostra economia reale, ovvero quei settori che hanno fatto dell’Italia il grande paese che e’. Quei settori economici dove l’imprenditore ci mette del suo, investe, si sacrifica, e spera di raccogliere un giorno i frutti del proprio impegno. Fra i settori maggiormente penalizzati c’e’ sicuramente l’agricoltura”. Lo ha detto il senatore Salvatore Cuffaro, vice segretario nazionale dell’Unione di Centro e componente della commissione Finanze a margine del forum di Taormina di Confagricoltura “Futuro Fertile”.
“Se realmente vogliamo che il nostro futuro sia fertile – ha detto Cuffaro – bisogna che l’agenda politica ed economica italiana rimetta al centro l’agricoltura, che oggi, nonostante, la marginalita’ in cui e’ stata relegata continua a contribuire in maniera importante al Pil. E’ necessario recuperare spazi e serenita’ soprattutto in rapporto all’accesso al credito, potenziando i Confidi ed il sistema di garanzie dell’Ismea. E’ necessario, inoltre, mettere in atto una seria strategia nazionale a tutela del made in italy nel suo complesso. Non e’ piu’ accettabile – ha detto Cuffaro – che si mettano in atto strategie mirate per territori. Questo sistema indebolisce tutti, ribadisco il sistema di tutele e promozioni deve essere unico dalle Alpi a Lampedusa”.
“Per il rilancio del settore abbiamo il dovere, inoltre – ha concluso Cuffaro – di attrezzarci per trarre vantaggio dalle nuove sfide che ci provengono dall’Unione Europea, che per la nuova programmazione ha messo in campo 5 miliardi di euro per ricerca, innovazione e competitivita’, ed in particolare sugli investimenti che ci consentiranno di superare indenni i cambiamenti climatici in atto, per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e per la tutela delle biodiversita’”.
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27 Marzo 2009, 18:28