31 Marzo 2023, 12:20
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AGRIGENTO – Agrigento sarà la capitale italiana della Cultura 2025. La proclamazione è stata fatta al ministero a Roma dal ministro Gennaro Sangiuliano e da tutti i sindaci delle città coinvolte. Le altre 9 finaliste erano Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).
Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova nel 2016, poi Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno Procida, nel 2023 Bergamo e Brescia. Nel 2024 sarà Pesaro.
“È con grande soddisfazione che accolgo la notizia della designazione di Agrigento come Capitale italiana della cultura per il 2025. Il governo della Regione è pronto a dare il proprio supporto e a fare la propria parte perché Agrigento possa cogliere per intero tutte le opportunità di crescita offerte da questo prestigioso ruolo. Un titolo che la città merita non soltanto per la sua storia, i suoi monumenti, per gli autori che sono patrimonio di tutto il Paese e dell’Europa intera”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. “Ma a convincere la giuria e a prevalere sulle altre autorevolissime città in lizza – aggiunge Schifani – sono stati anche l’attualità e il valore del progetto che ha dato corpo alla candidatura della Città dei templi. Il rapporto con l’altro e dell’uomo con la natura, ma anche le relazioni tra culture diverse sono temi centrali in un tempo di trasformazioni come quello di oggi, di sfide che dobbiamo affrontare non soltanto sul piano culturale. Agrigento e tutta la Sicilia hanno una storia e una tradizione di accoglienza che ne fanno il luogo ideale per un confronto che durerà per un anno intero e che, per una saggia scelta di chi ha redatto il progetto, coinvolgerà tutto il territorio provinciale nel ricco calendario di iniziative, alcune di respiro internazionale, basato sui temi della Pace, del dialogo e del Mediterraneo come “luogo” in cui questi valori possono prendere corpo”.
“Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 è una straordinaria notizia per la nostra Isola. Viene premiata Agrigento, la Sicilia, la nostra identità culturale e il nostro patrimonio artistico. Vengono premiati i siciliani che con passione continuano a valorizzare e salvaguardare le nostre meraviglie. Vince il merito”. Così commenta il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
“È una gioia indescrivibile, un grande risultato che va difeso e reso strumento di crescita di tutto il territorio. Agrigento e la sua provincia non hanno bisogno dell’ennesimo sogno infranto, ma di un concreto sostegno ad un atteso, promesso e finora tradito sviluppo turistico. Ringrazio la commissione giudicatrice per avere scelto Agrigento, il sindaco Franco Miccichè e quanti si sono spesi per il raggiungimento di questo obiettivo, che ho ritenuto fin da subito alla portata delle potenzialità della Città e del territorio della provincia di Agrigento”. Lo dichiara la deputata del Pd, Giovanna Iacono.
L’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, commenta così la scelta di Agrigento a capitale della Cultura 2025: “È il giusto riconoscimento a una terra, la Sicilia, che ormai da tempo ha scelto di programmare il proprio futuro traendo giovamento dalla sua inestimabile ricchezza. Le iniziative messe in campo in questi anni dalla Regione hanno infatti valorizzato ogni ambito dell’offerta culturale e paesaggistica siciliana: dal rilancio dei teatri e degli enti lirico-sinfonici alla riqualificazione del sistema museale, dai grandi eventi al restyling dei parchi archeologici, culminando nella scelta di Agrigento quale sintesi dell’evidente crescita del brand Sicilia. Non posso, infine, non nascondere la mia personale soddisfazione per un risultato che è frutto di un’azione corale a cui ha preso parte convintamente tutto il governo Schifani”.
“Congratulazioni ad Agrigento per il titolo di capitale italiana della cultura 2025. Un’occasione per promuovere l’immenso patrimonio culturale, artistico, enogastronomico di una terra ricca di storia e piena di meraviglie”. Lo dice la ministra Daniela Santanchè dopo la proclamazione di Agrigento capitale della cultura 2025.
“La proclamazione di Agrigento la capitale italiana della cultura per il 2025 segna una giornata storica, un meritato riconoscimento per la Città dei Templi, di Luigi Pirandello, di Andrea Camilleri, di Leonardo Sciascia, di Tomasi di Lampedusa e di innumerevoli artisti e letterati, che inorgoglisce tutta la comunità cittadina e per il quale esprimo viva soddisfazione. Un traguardo che ci rende felicissimi e che ho sempre sostenuto sin dai primordi, da Sindaco di Porto Empedocle e poi da Deputata. Siamo convinti che la cultura, oltre che un bene in sé costituisca un volano di crescita complessiva, anche economica , del territorio. Con questo riconoscimento tornano centrali la Sicilia , la Costa del Sud Ovest e il Mediterraneo, non solo per le vicende legate all’ immigrazione , ma per il fiorire di culture , che nei secoli, hanno espresso le potenzialita’ di crescita nel dialogo delle diversità, nella vera accoglienza e nella Pace. Continueremo a collaborare perché la Città di Agrigento e la Provincia possano cogliere l’opportunità e la possibilita’ di riscatto che questo fascio di luce offre, certa che sarà utile per uscire dal cono d’ombra che affligge il territorio. I miei complimenti vanno al Sindaco Miccichè ed a tutti coloro che hanno collaborato al conseguimento di questo grande risultato. Da noi la cultura è di casa”. Così la deputata M5S Ida Carmina.
Anche il deputato segretario dell’ Ars l’onorevole Rosellina Marchetta si complimenta per Agrigento Capitale della Cultura 2025 e propone l’unita’ politica di tutti gli eletti del territorio: “Un meritato riconoscimento per la Citta’ di Agrigento che premia la sua cultura e millenaria storia, un traguardo che deve farci riflettere sulle potenzialita’ della nostra terra, oggi è una vittoria anche per tutta la Sicilia, Agrigento Capitale della Cultura per 2025 e’ l’ occasione giusta per rilanciare il nostro territorio provinciale sotto il versante socio-culturale ed economico, un territorio spesso inserito nelle ultime classifiche per diverse problematiche, oggi occorre essere tutti uniti e prepararci con impegno e responsabilità per riscattare con questo importante riconoscimento Agrigento, nel festeggiare con gioia lancio l’idea di unire tutte le forze politiche creando un gruppo informale interparlamentare di tutti gli eletti del territorio per promuovere tutte le sinergie possibili per un grande appuntamento culturale che deve vederci tutti impegnati”, dichiara Marchetta.
“Grande felicità” per la nomina di Agrigento quale capitale italiana della Cultura 2025 è stata espressa anche da Annalisa Tardino, europarlamentare e commissario della Lega Sicilia: “È un riconoscimento importantissimo per la città e tutto il territorio siciliano – ha detto Tardino -. Agrigento racchiude in sé non solo bellezza, è anche cuore e radici antiche dell’Isola, culla di menti illustri. Dopo Palermo, nel 2018, questo prestigioso titolo arriva per la seconda volta nella nostra terra. Da agrigentina non posso che gioire per il risultato che è della Sicilia e di tutti i siciliani. Sarà un’occasione importantissima per far conoscere ancora di più, al mondo, un gioiello e vanto della Sicilia, dove la cultura è da sempre il motore che ne muove la storia”.
“Questo annuncio dà lustro all’intera Isola che da sempre è stata crocevia di cultura, terra di uomini laboriosi e di santi”. Così il presidente della Conferenza episcopale siciliana e vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, con i vescovi di Sicilia, si “unisce alla gioia dell’arcivescovo-metropolita di Agrigento, Alessandro Damiano, per l’annuncio dato oggi dal ministro della Cultura che ha ufficializzato quale capitale della cultura italiana per il 2025 la città di Agrigento”.
“Agrigento neo nominata ‘capitale italiana della cultura’ possiede il capitale umano per esserne degna ovvero la cultura è costituita solo dai monumenti del passato e dai gloriosi scrittori di fine secolo che l’hanno onorata? Dov’è la cultura della polis, la cultura della inclusione, la cultura delle intelligenze in fuga, la cultura della crescita sostenibile, la cultura dell’ accoglienza? Come si declina nella nostra Agrigento il concetto di cultura?”. Lo afferma l’ex procuratore della Città dei Templi, Luigi Patronaggio, attuale procuratore generale di Cagliari. “Spero che cultura – aggiunge – non sia soltanto ‘mandorli in fiore’, spiagge e sole, e pupi e mandolini! Intanto condividiamo questa bella notizia sperando che le nostri menti siano aperte alla vera autentica cultura fatta anche di attenzione all’uomo e al cittadino”.
“Ci sono state anche le lacrime, non solo le mie. L’assunzione di responsabilità più grande va proprio nei confronti di questa gioia, aspettativa, volontà che si è costruita”. Lo ha detto Roberto Albergoni, progettista del dossier che ha fatto diventare Agrigento capitale italiana della cultura 2025. “Ogni elemento che ha contribuito alla costruzione del dossier, ha contribuito alla vittoria finale – ha spiegato – . Abbiamo messo in relazione le ricchezze del territorio con una scommessa e visione del futuro”.
“La vittoria di Agrigento al prestigioso concorso per la designazione di ‘Capitale italiana della Cultura 2025’ rappresenta occasione di orgoglio per gli agrigentini e per tutti coloro che hanno sostenuto con passione e costanza l’intera procedura fino al traguardo finale”. Lo affermano il vice coordinatore regionale di Forza Italia, onorevole Riccardo Gallo, e la deputata regionale e coordinatrice provinciale di Forza Italia di Agrigento, onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, che aggiungono: “Congratulazioni al sindaco Franco Miccichè, al presidente della Regione, Renato Schifani, anima e cuore del progetto ‘Agrigento Capitale Cultura’, che ha promosso con autorevolezza e varie interlocuzioni, frutto della sua esperienza e delle sue capacità politiche. E congratulazioni a tutte le parti istituzionali, turistiche, culturali e sociali che si sono adoperate per il titolo di ‘Capitale italiana della Cultura 2025”, destinato a proiettare in ambito nazionale e internazionale Agrigento e i suoi inestimabili tesori archeologici e paesaggistici, con tutto l’indotto che ne deriverà soprattutto in termini turistici”.
“La gioia nasce per il riconoscimento non solo del lavoro fatto instancabilmente nel corso dell’ultimo anno e mezzo, ma per un riconoscimento per Agrigento e la provincia che da tempo meritavano di essere inserite nel contesto nazionale e internazionale per le peculiarità, le ricchezze, per le criticità e i paradossi che nell’arco dei secoli ha presentato e che oggi vengono considerati dei punti di partenza non per la città che abbiamo, ma che vogliamo”. Lo ha detto il presidente del Consorzio universitario, Nenè Mangiacavallo, in merito alla nomina di Agrigento quale Capitale italiana della cultura 2025.
“Questo riconoscimento permetterà una ulteriore crescita culturale, ma anche sociale, economica, imprenditoriale e occupazionale, in maniera che Agrigento possa tornare meritatamente – ha spiegato – nella dimensione che ha avuto nei secoli: città protagonista che con i romani, gli arabi, i greci, con francesi e spagnoli ha dimostrato di meritare. Si chiude una fase, ma se ne apre un’altra più importante. Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini della provincia che devono sentirsi orgogliosi di avere ottenuto questo riconoscimento, dovranno essere loro i protagonisti dell’impegno che ci porterà al primo gennaio del 2025. Dovranno essere loro a convincersi dell’opportunità economica e sociale di una realtà che torna allo splendore dei secoli scorsi”.
“Agrigento capitale della cultura è un grande risultato che premia anche la storia e la tradizione agricola siciliana”. Lo afferma Coldiretti Sicilia con riferimento alla vittoria della città siciliana. “Arance, olio, vino, latte, formaggi, tutto l’agrigentino dimostra l’alta specializzazione raggiunta nei comparti produttivi di qualità che si lega anche all’agroalimentare con un paniere di prodotti unici che ogni anno vengono preferiti dalle centinaia di migliaia di turisti che percorrono un territorio straordinario”.
“Sono molto contento per la proclamazione di Agrigento come capitale della Cultura 2025; era giusto dare qualcosa al Mezzogiorno d’Italia. Agrigento è già una capitale culturale ma questo evento servirà a cucirle addosso questa dimensione culturale”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a “Oggi è un altro giorno” su Rai 1 dove ha aggiunto: “La Capitale della Cultura fa accendere i riflettori su una città, ed è un bene, considerata la grande varietà di luoghi che offre l’Italia: questa è la nostra ricchezza. Ma ciascuna di loro è uno scrigno, per questo cercherò di fare qualcosa e di recuperare in qualche modo anche con le cittadine che sono arrivate finaliste”.
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31 Marzo 2023, 12:20
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