Cronaca

“Calunniò il legale”: condannato il falso pentito e ‘amico’ del latitante

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06 Ottobre 2021, 15:58

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Quattro anni di reclusione oltre alla condanna al risarcimento dei danni e una provvisionale, ovvero un anticipo subito esecutivo, di 15.000 euro.

Queste le decisioni del giudice monocratico del tribunale di Palermo, Ivana Vassallo, nei confronti dell’ex collaboratore di giustizia Giuseppe Tuzzolino, sconfessato da una serie di inchieste che lo hanno bollato come “falso pentito” venendo, poi, arrestato, condannato per calunnia ed estromesso dal programma di protezione. Aveva pure riferito di avere incontrato e fatto affari con Matteo Messina Denaro. Portò gli investigatori fino a New York dove, a suo dire, nella cassaforte di un appartamento di lusso c’era un hard disk con le foto del latitante di Castelvetrano.

La pena inflitta è la stessa chiesta dal pubblico ministero Claudio Camilleri secondo cui l’architetto Tuzzolino, che in questo processo era accusato di essersi “inventato di sana pianta gravi accuse all’indirizzo del legale cambiando versione quattro volte e ammettendo, di fatto, in un colloquio registrato da una collaboratrice dell’avvocato, di avere dichiarato il falso”.

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Tuzzolino è stato riconosciuto colpevole di calunnia. Nel 2013 disse che Pennica conservava in un pen drive e nella memoria di un computer del materiale scottante su politica, malaffare e corruzione. Il legale mise a disposizione degli investigatori molto più di quello che gli era stato chiesto di mostrare.

Dopo approfonditi, accertamenti e perquisizioni gli investigatori non hanno trovato alcun riscontro. Pennica si è costituito parte civile ed era stato assistito dall’avvocato Francesco Mirabile

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06 Ottobre 2021, 15:58

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