06 Ottobre 2020, 11:33
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AGRIGENTO – Bisognerà attendere altri quindici giorni per conoscere il nome del nuovo sindaco di Agrigento dove, al culmine di una lunga maratona elettorale, sarà ballottaggio tra Franco Miccichè, che ha sfiorato la vittoria al primo turno con una percentuale che si avvicina al 38%, e il sindaco uscente Lillo Firetto, inizialmente dato come grande favorito, e che invece non è andato oltre il 28% nonostante a suo sostegno ci fossero il doppio delle liste rispetto ai competitors. Agrigento, dunque, si conferma un anomalo laboratorio politico dove tutto è il contrario di tutto.
Il vero vincitore è indubbiamente Franco Miccichè, ex assessore di Lillo Firetto, che ha “rischiato” di vincere incredibilmente al primo turno: “Agrigento ha voglia di cambiare” sono state le sue prime parole. Ha invece mantenuto un profilo più basso, sicuramente con un pizzico di delusione, il sindaco uscente Lillo Firetto: “Non mi aspettavo questo risultato ma adesso si apre un secondo round con un corpo a corpo tra me e Miccichè”. Si ferma in terza posizione, poco sopra il 17%, l’ex sindaco Marco Zambuto che però ha potuto contare sul sostegno di Forza Italia che, contrariamente a quanto avviene nel resto d’Italia, ad Agrigento si conferma il primo partito in assoluto. Daniela Catalano, ex presidente del consiglio comunale sostenuta da Lega e Fratelli d’Italia, ottiene poco più del 10%. Il partito di Salvini non va oltre il 2,5% mentre quello di Meloni eleggerà (almeno) un consigliere comunale sfiorando il 7%. Staccate le altre due candidate a sindaco: Marcella Carlisi del Movimento Cinque Stelle ottiene il 4,6% mentre Angela Galvano, di Articolo1, si ferma al 3,5%. Giochi fatti per metà dei posti disponibili al consiglio comunale di Agrigento dove dodici candidati sono già sicuri del posto in Aula: si tratta di Marco Vullo (primo eletto per la seconda volta consecutiva), Angelo Vaccarello, Teresa Nobile, Alessandro Sollano ,Davide Cacciatore, (tutti in quota Miccichè) Antonino Amato, Pasquale Spataro (lista Onda che fa riferimento all’onorevole Pullara), Pietro Vitellaro,Nello Hamel, (in quota Firetto) Simone Gramaglia (Forza Italia),Claudia Alongi (Diventerà Bellissima), Gerlando Piparo (Fratelli d’Italia). Per i restanti posti a disposizione bisognerà attendere gli eventuali apparentamenti.
E saranno quindici giorni infuocati quelli che ci dividono dal ballottaggio con scenari inevitabilmente “interessanti”. L’ago della bilancia potrebbe essere proprio Forza Italia che ad Agrigento si traduce in Riccardo Gallo. Quale possibile alleanza? Difficile dirlo considerato che entrambe le scelte porterebbero ad un accordo “innaturale”: l’onorevole Di Mauro, che sostiene Miccichè da una parte, e Lillo Firetto dall’altra, dove però nella possibile giunta compare il nome di Iacolino, protagonista di uno scontro proprio con i vertici di Forza Italia nelle scorse settimane. Potrà dire la sua anche Daniela Catalano con i voti soprattutto di Fratelli d’Italia dove già filtrano notizie di un possibile accordo con Franco Miccichè. Bisognerà attendere, dunque, ancora quindici giorni per conoscere il nome del nuovo sindaco di Agrigento. Saranno due settimane di fuoco.
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06 Ottobre 2020, 11:33