04 Maggio 2015, 22:23
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VERONA – Senza Piazza, ma di certo non senza cuore. La Fortitudo Agrigento, dopo aver sfiorato il colpaccio in gara 1, espugna Verona in gara 2 e porta la serie al PalaMoncada sul risultato di perfetta parità. Un 1-1 meritato per gli uomini di Ciani, che dimostrano di avere imparato la lezione della prima sfida e mettono la partita sui binari giusti sin da subito, senza subire il contraccolpo psicologico delle rimonte avversarie. Umeh e Monroe restano sempre due pericoli difficilmente aggirabili, ma la Moncada stavolta è perfetta nel giocare di squadra e nel trovare le soluzioni migliori per controbattere. Ancora una volta, pur senza il suo playmaker, Agrigento dà dimostrazione di essere squadra all’altezza di questi livelli, checché ne dica la classifica. Prima contro ottava, sfida sulla carta impari, che invece si sta rivelando più equilibrata che mai. Il volo di ritorno verso casa porta in dote alla Fortitudo la certezza di avere due scontri sul parquet di Porto Empedocle che possono pesare enormemente sull’economia della serie. Due sfide di assoluto prestigio, nelle quali la concentrazione dovrà essere uguale a quella vista nelle due uscite in terra scaligera, se non superiore. Intanto Ciani può trovare conferme dopo la prova positiva di gara 1, con un Dudzinski decisivo e un Penny Williams abile a farsi trovar pronto anche in una serata in penombra.
I primi minuti del match si giocano sul filo dell’equilibrio. Agrigento trova nei lunghi Dudzinski e Chiarastella le chiavi per scardinare la difesa di Verona e controbattere ai canestri di Umeh e Monroe, ma i padroni di casa si portano sul +4 spinti dall’ala americana. Chiarastella dall’arco ristabilisce la singola lunghezza di distanza, trovando però l’immediata replica di Umeh che riporta gli scaligeri a due possessi di vantaggio. Con Verona sopra 15-11, Agrigento riesce a confezionare un parziale 8-0 che vale il primo vantaggio della partita. De Nicolao dalla lunetta mette un solo libero per il -3 e De Laurentiis, dopo una palla persa da Monroe, piazza il canestro del 16-21 di fine primo quarto. La seconda frazione si apre con tre errori al tiro per gli uomini di Ciani, mentre Verona torna sotto di un solo punto con i liberi di Giuri e il canestro di Umeh. Udom interrompe l’emorragia fortitudina col canestro del 20-23, dando il là all’azione che porta alla tripla del +6 di Vai. Lo stesso Vai allunga il parziale agrigentino sul 7-0 e, dopo un canestro di Umeh, la Fortitudo trova l’unica tripla della serata di Evangelisti. De Laurentiis e Udom producono un nuovo 7-0 col massimo vantaggio che schizza a quota tredici. Saccaggi prima e Williams poi falliscono le triple del possibile +16 ma, nonostante una mezza rimonta di Verona, le distanze restano invariate all’intervallo.
Al ritorno in campo, la difesa agrigentina non riesce a contenere Monroe, che per due volte arriva al ferro con facilità. Problemi sotto canestro parzialmente riscattati dall’altro lato del campo, con Saccaggi che dalla lunetta tiene il vantaggio a quattordici punti. Ndoja e il solito Monroe ricuciono lo strappo fino al -10, prima che Williams trovi per la prima volta il canestro dall’arco. Dudzinski prosegue la sua serata perfetta dai 6,75 e fa tre su tre dall’arco col canestro del 46-60, frenando il tentativo di rimonta dei padroni di casa, che però si scatenano a pochi minuti dalla terza sirena: parziale 8-0, tripla di Umeh dopo il 2/2 di Evangelisti dalla lunetta e percorso netto sempre di Umeh ai liberi. Solo i liberi di Evangelisti permettono ad Agrigento di aprire l’ultimo quarto sul +5, con Saccaggi e Udom che ricacciano a nove lunghezze di distanza la Tezenis. Umeh e Reati rimettono in carreggiata la squadra di Ramagli; Evangelisti, Saccaggi e Dudzinski confezionano un parziale 6-0 e Agrigento torna sul +10 a tre minuti dalla sirena. Gli scaligeri continuano ad aggrapparsi a Monroe ed Umeh, ma Evangelisti va in doppia cifra e ad un minuto dal termine il vantaggio di Agrigento sale a otto punti. Dudzinski dalla lunetta è glaciale e mette definitivamente il lucchetto a gara 2: la Fortitudo espugna il Palaolimpia col risultato di 75-83. Giovedì appuntamento al PalaMoncada per la prima di due sfide che possono valere la storia. Agrigento adesso ha il fattore campo dalla sua, con la consapevolezza di potersela giocare alla pari.
TEZENIS VERONA-FORTITUDO AGRIGENTO 75-83 (16-21, 32-45, 59-64)
VERONA: Umeh 25, De Nicolao 5, Boscagin 2, Ndoja 7, Monroe 18, Reati 16, Bartolozzi ne, Mazzantini ne, Gandini, Giuri 2. Allenatore: Ramagli.
AGRIGENTO: Evangelisti 14, Williams 11, Chiarastella 5, Saccaggi 12, Dudzinski 17, Vai 8, Di Simone ne, De Laurentiis 6, Udom 10, Portannese ne. Allenatore: Ciani.
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04 Maggio 2015, 22:23