Cronaca

Agrigento, la mafia detta legge in campagna: 5 arresti – Nomi

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04 Giugno 2024, 10:03

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AGRIGENTO – La mafia dettava le regole nelle campagne agrigentine. Stabiliva i confini dei terreni, faceva pascolare gli animali abusivamente, intimidiva gli agricoltori e rubava il raccolto. Un quadro sconfortante, ma in mezzo a tanti silenzi qualcuno si è ribellato.

La polizia ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Sergio Demontis della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.

Il provvedimento colpisce Pietro Campo, già detenuto, 72 anni, di Santa Margherita Belice; il figlio Giovanni, 34 anni, nato a Castelvetrano; Pietro Guzzardo, 45 anni, di Sciacca; Ciaccio Pasquale, 57 anni, di Santa Margherita Belice, e Domenico Bavetta, 42 anni, già detenuto, originario di Sciacca (nel suo l’ordinanza impone gli arresti domiciliari).

Sono accusati di estorsione ed illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravati dal metodo mafioso e dall’avere agevolato Cosa Nostra.

Le indagini, condotte dallo Sco, dalla Sisco di Palermo e dalle squadre mobili di Agrigento e Palermo, hanno fatto emergere il controllo e la gestione illecita delle attività agro-pastorali nel territorio di Santa Margherita Belice, Montevago e Sambuca di Sicilia fino al confine con Contessa Entellina, in provincia di Palermo.

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Gli indagati avrebbero costretto i proprietari e i gestori dei terreni agricoli a cedere la disponibilità di ampie aree di terreno da adibire al pascolo abusivo del bestiame, imponendo il pagamento di canoni irrisori che, in taluni casi, non sarebbero stati nemmeno corrisposti.

Il controllo dei terreni agricoli si sarebbe tradotto anche in un divieto di esercitare attività agricole collaterali che alterassero il libero pascolo delle greggi, così imponendo un predominio su beni immobili altrui, anche funzionale alla massimizzazione dei profitti derivanti dalla produzione lattiero-casearia.

Le indagini si sono avvalse anche del contributo di alcune vittime che si sono ribellate: in alcuni casi dopo la trebbiatura i mafiosi si sarebbero portati via il grano senza pagare, come se fosse roba loro.

A Campo viene collegato uno dei tanti misteri della latitanza di Matteo Messina Denaro.

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04 Giugno 2024, 10:03

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