Agrigento, la sfida delle liste |La vecchia guardia ci riprova - Live Sicilia

Agrigento, la sfida delle liste |La vecchia guardia ci riprova

I candidati in prima fila nella corsa del 5 novembre.

AGRIGENTO – “La campagna elettorale è assente”. Sintetizza così il quadro il giovane consigliere comunale Pietro Vitellaro, vicino al sindaco Lillo Firetto. E in effetti, ad Agrigento come del resto altrove, la campagna elettorale quasi non si vede. Forse perché l’attesa bassa affluenza alle urne farà pesare ancora di più il voto organizzato dei clientes. Ma questo è solo un retropensiero. La sfilata dei soliti noti, invece, è un dato di fatto. Qui ad Agrigento la partita delle Regionali vede impegnati tutti i pezzi da novanta della politica locale. Con qualche aspirante new entry di peso.

In palio ci sono sei seggi. Uno, almeno, sarà appannaggio dei 5 Stelle. Che qui hanno un uscente ricandidato, Matteo Mangiacavallo. Dicono che vada forte il candidato di Favara, dove la giunta è pentastellata, Giovanni Di Caro. Da tenere d’occhio anche Fabrizio La Gaipa.

Il Pd schiera l’uscente Giovanni Panepinto, con diversi di anni di esperienza a Palazzo dei Normanni. A sfidarlo sono tra gli altri Michele Catanzaro, già cuffariano, ora renziano, e Mariella Lo Bello, che è uscita all’ultimo momento dalla fragile lista presidenziale per tentare la sfida nella lista dem. La vicepresidente della Regione, braccio destro di Crocetta, può contare sul sostegno dell’amica Maria Grazia Brandara, a capo dell’Irsap e da poco commissario governativo a Licata. Il partito da queste parti ha avuto vicende burrascose di recente, basti pensare alle primarie per le amministrative annullate dopo l’intervento della segreteria regionale che propose il sostegno a Firetto.

Angelino Alfano qui ha attrezzato una lista “pesante” per non rimediare come in passato dispiaceri elettorali a casa sua. C’è Vincenzo Fontana, già deputato regionale e nazionale ed ex presidente della Provincia, ma ci sono anche il senatore Giuseppe Marinello e Giancarlo Granata, che già andò vicino all’elezione in passato.

Sicilia Futura ha addirittura due uscenti, l’evergreen Michele Cimino (che cerca di inanellare addirittura la sesta legislatura) e Totò Cascio, ex cuffariano. Uno dei due probabilmente dovrà restare fuori.

Alla lista dei Territori di Orlando da principio aveva guardato con un certo interesse il sindaco Lillo Firetto, più lesto degli altri a cogliere i limiti dell’operazione per come stava prendendo corpo e a tirarsi fuori. La lista è rimasta mezza vuota, alla fine.

Forza Italia schiera Riccardo Gallo Afflitto, dominus del partito da queste parti. Per lui si era parlato di un posto nel listino di Musumeci, che non è arrivato. A quel punto Gianfranco Miccichè è corso subito ad Agrigento a confortare i suoi promettendo un assessorato. Ha fatto discutere la candidatura di Giuseppe Federico, ex carabiniere a processo per mancata comunicazione all’autorità giudiziaria, accusa che l’interessato respinge con forza.

Robusta sembra la lista che mete insieme Idea Sicilia di Roberto Lagalla (che qui, dove è stato a capo del Cupa, il consorzio universitario, è candidato), i popolari di Saverio Romano e gli autonomisti lombardiani. Che hanno ad Agrigento il loro pezzo forte, quel Roberto Di Mauro sulla breccia dai tempi di Gaetano Trincanato, già comodo nel listino di Musumeci. In questa lista corre anche Carmelo Pullara, ex direttore generale della Sanità.

L’Udc qui aveva cercato l’ex sindaco Marco Zambuto, che gode ancora di una certa popolarità in città. Ma il primo cittadino che si dimise per una vicenda giudiziaria da cui uscì pulito ha preferito non candidarsi, rimanendo lontano per il momento dalla politica attiva. Chi si è accasato in lista è un altro nome di peso della sanità, quel Salvatore Iacolino già eurodeputato che non ha trovato posto in Forza Italia. Si era parlato della possibilità anche di una candidatura di sua figlia in #DiventeràBellissima, dove il nome forte è quello di Giusi Savarino, già piazzata nel listino. Hanno trovato asilo dalle parti del partito di Cesa anche i due uscenti Gaetano Cani e Margherita La Rocca Ruvolo. Nella lista di Salvini e Meloni invece si rivede Angela Maraventano, pasionaria leghista di Lampedusa.

Spera in un buon risultato qui la lista di Claudio Fava, che gode del sostegno di un big come l’ex presidente della Regione Angelo Capodicasa, ora con i bersaniani. In lista l’unico consigliere comunale in corsa, cioè Angela Galvano dell’area Capodicasa. Da tenere d’occhio anche l’ex sindaco di Palma Rosario Gallo e Tiziana Russo di Sciacca.

 


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