Cronaca

Agrigento, Patrizia uccisa dal marito: la pioggia non ferma l’affetto

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19 Ottobre 2024, 11:33

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AGRIGENTO- Il forte temporale che si è abbattuto nella serata di ieri su Agrigento non ha certamente impedito ad amici, parenti e semplici conoscenti di raccogliersi nel dolore e nella preghiera in memoria di Patrizia Russo, l’insegnante di 53 anni uccisa a coltellate dal marito Giovanni Salamone in un paesino alle porte di Alessandria.

Una tragedia che ha lasciato senza parole quanti conoscevano la coppia, unita da quasi quarant’anni, descritta come affiatata. La parrocchia San Michele, nota come Badiola, è stato il luogo scelto per il momento di preghiera, di silenzio e di ricordo.

La veglia con il figlio

Patrizia era nata proprio in quei vicoli del centro storico di Agrigento e proprio da lì, se non ci fosse stata la forte pioggia battente, si sarebbe dovuto snodare un corteo con le fiaccole in mano.

In tanti hanno scelto di essere presenti alla veglia presieduta da don Sergio Bonvissuto. Tra loro anche Francesco Salamone, primogenito della coppia, e il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè. Giuliana, la figlia più piccola, era invece a Solero dove la piccola comunità alessandrina si è riunita in memoria della mamma Patrizia.

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Nelle prossime ore il medico legale Matteo Luison eseguirà l’autopsia sul corpo della donna e, una volta concluso l’esame, la salma farà rientro ad Agrigento per i funerali.

Le indagini

L’inchiesta, intanto, prosegue. La confessione di Giovanni Salamone, interrogato ieri dal gip Stefano Tacchino durante l’udienza di convalida, non ferma l’attività investigativa.

I carabinieri sono tornati nell’appartamento di via Cavoli, alla ricerca di ulteriori elementi utili alle indagini. Dalle parole del 61enne sarebbe emerso un forte disagio psicologico, legato forse ad alcuni debiti col fisco.

La difesa, rappresentata dagli avvocati Gianfranco Foglino ed Elisabetta Angeleri, ha annunciato la richiesta di una perizia psichiatrica. Intanto, la procura indaga.

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19 Ottobre 2024, 11:33

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