03 Settembre 2022, 12:53
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PALERMO – Saranno risarciti dal ministero della Salute i familiari di una donna di San Biagio Platani, in provincia di Agrigento, morta a soli 46 anni il 12 gennaio del 2018 a causa di un’epatopatia cronica provocata dalle trasfusioni.
Già dall’età di 7 anni, sin dal 1978, era stata sottoposta a trasfusioni. Dopo un anno le era stata diagnosticata un’epatite virale acuta. Da allora era stata più volte ricoverata. La commissione medica ospedaliera aveva inizialmente sostenuto che non sussistessero i presupposti per il riconoscimento dei benefici richiesti così come il ministero.
I familiari, assistiti dagli avvocati avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, hanno proposto un ricorso amministrativo al Ministero della Salute chiedendo l’annullamento del provvedimento con cui erano stati negati i benefici richiesti ed il conseguente riconoscimento dell’assegno reversibile per 15 anni.
Nel ricorso era stata prodotta anche una corposa documentazione sanitaria. Il Ministero della Salute, preso atto della documentazione e del parere reso dalla commissione medica ospedaliera di Messina ha accolto il ricorso proposto, riconoscendo i benefici richiesti.
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03 Settembre 2022, 12:53