27 Luglio 2024, 09:27
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PALERMO – Per avere restituita la patente ha dovuto attendere 23 anni di processo e ora deve essere risarcito con 8 mila euro. Un residente in provincia di Agrigento ha vinto la causa.
Nel lontano 1996 la prefettura agrigentina aveva disposto la revoca del documento all’uomo originario di Caltabellotta e ora residente a Santa Margherita Belice. Motivazione? “Mancanza dei requisiti morali in quanto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza”.
Espiata la misura di prevenzione, G.C., queste sono le sue iniziali, ha chiesto il rilascio della patente. La prefettura ha risposto con il diniego. Da qui il ricorso davanti al Tar di Catania con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza.
Il Tribuna amministrativo regionale etneo in fase cautelare ha rilasciato un titolo provvisorio di guida, poi il giudizio è stato trasferito per competenza territoriale a Palermo. Il giudice civile ha dichiarato illegittimo il provvedimento con cui la Prefettura di Agrigento aveva negato la restituzione della patente.
A questo punto, e siamo al presente, gli avvocati Rubino, Piazza e Gaia Fiorentino, hanno proposto innanzi alla Corte di Appello di Catania un ricorso (Legge Pinto) contro il ministero dell’Economia e delle finanze per l’irragionevole durata del processo. G.C. sarà risarcito con 8 mila euro.
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27 Luglio 2024, 09:27