25 Ottobre 2008, 16:02
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Presto sarà possibile, grazie a un progetto dell’assessorato all’Agricoltura e foreste della Regione Siciliana, sedersi al ristorante di un hotel di lusso, leggere il menù e trovare raffinate pietanze preparate con i prodotti dei presidi Slow Food. In pratica i migliori prodotti siciliani potranno essere assaporati nei migliori alberghi dell’isola. Il progetto e’ stato presentato al Salone del Gusto in corso di svolgimento a Torino.
“Gli albergatori – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via – hanno già mostrato interesse per l’iniziativa ed è stato attivato un tavolo di lavoro per mettere nero su bianco le strategie. L’ospite degli alberghi a quattro e cinque stelle, oltre alla lista delle portate e alla carta dei vini, riceverà anche tutte le informazioni sui prodotti tipici della nostra terra utilizzati per cucinare i piatti prelibati che da lì a poco mangerà”.
Gli alberghi ospiteranno anche incontri a tema con gli esperti dello staff dell’assessorato in grado di raccontare l’anima e la passione di un territorio attraverso prodotti di nicchia che tramandano antichi sapori e custodiscono la tradizione della Sicilia. L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto di promozione e commercializzazione dei presidi che prevede anche la creazione di una piattaforma multimediale dove domanda e offerta s’incontreranno con un semplice clic. L’assessorato regionale all’Agricoltura sta lavorando alla creazione di un portale dell’Innovazione che sarà attivato nei prossimi mesi per comunicare tutte le iniziative istituzionali. Una sezione importante verra’ riservata ai presidi Slow Food.
“Non sarà soltanto una vetrina per le aziende siciliane ma un grande negozio on line. Il sistema è semplice: le aziende che già operano nel settore del presidio e quelle che vorranno lanciarsi in un mercato in grande espansione – afferma Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento Interventi infrastrutturali dell’assessorato – si registreranno nel portale dopo avere accettato i rigidi disciplinari del protocollo a tutela della qualità. Severi controlli da parte degli uffici regionali garantiranno trasparenza per tutti i clienti, dal consumatore ai rivenditori, dai distributori ai grandi alberghi”. Tutto questo, come si legge in una nota, contribuirà a fare esprimere a pieno il potenziale economico dei presidi nati come prodotti di nicchia da salvaguardare e diventati in pochi anni opportunità di sviluppo e lavoro. La realtà dei prodotti Slow Food in Sicilia ha un valore economico che supera i quattro milioni di euro e conta oltre 200 produttori, 29 prodotti e una superficie di quasi 500 ettari dedicata solo all’ortofrutta.
Secondo le stime dell’assessorato regionale all’Agricoltura, il giro d’affari è destinato a crescere fino a toccare quota 24 milioni di euro.
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25 Ottobre 2008, 16:02