11 Maggio 2009, 11:22
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Gli attori e le maestranze della fiction televisiva “Agrodolce” si mobilitano per scongiurare la chiusura della produzione. Oggi, a Palermo, un gruppo di componenti del cast, nel corso di una conferenza stampa tenutasi ai “Candelai”, ha lanciato un grido di allarme per sollecitare la Regione Siciliana a sbloccare i finanziamenti necessari per andare avanti con le riprese. Si tratta di soldi, sostengono gli attori, fondamentali per salvaguardare 600 posti di lavoro, piu’ tutto l’indotto (in totale circa 3 mila persone).
“Per allestire i set – dice Vincenzo Ferrera, attore che nella fiction interpreta il ruolo dell’ispettore Martorana – ci vogliono sei settimane. E’ bene che la politica lo sappia: questi sono i tempi televisivi. Se non ripartiamo entro due settimane, il pericolo e’ di finire fuori palinsesto. Non possiamo piu’ perdere tempo, la messa in onda e’ coperta sino a fine luglio. Inoltre – aggiunge Ferrera – la produzione si e’ fermata a marzo e da gennaio non riceviamo lo stipendio”.
Il rischio, dunque, e’ che la Rai dirotti la sua parte di finanziamenti destinati ad “Agrodolce”, circa 12 milioni di euro, verso altre produzioni. “La situazione – riprende Ferrera – va risolta a stretto giro di posta, basta che la Regione Siciliana firmi un preaccordo con il network. Non possiamo aspettare che il ddl per il rifinanziamento della fiction, fermo in commissione Bilancio, diventi legge”.
Forti del successo di “Agrodolce”, 8% di share e una media di 2 milioni di spettatori a serata, gli attori presenti oggi ai “Candelai” hanno annunciato che andranno fino in fondo con la protesta. “Agrodolce e’ una risorsa per il territorio – ha concluso Ernesto Maria Ponte, tra gli interpreti della fiction – e da’ lavoro a un numero elevato di professionalita’. Ne vale dell’immagine stessa della Sicilia”.
La produzione. “Comprendiamo l’apprensione di tutti i lavoratori e tra questi gli attori che vedono in queste ore un futuro incerto ma tutti noi siamo testimoni della assoluta disponibilita’ della Regione Siciliana ad accogliere, accompagnare e valorizzare questo progetto. Per questo non esiste altra soluzione che quella di continuare su una via pragmatica e positiva senza ribaltare sulle istituzioni un clima di sfiducia che non meritano e che rischia solo di disconoscere l’aiuto fin qui ricevuto”. Lo dice Luca Josi, presidente di Med Studios e Einstein Fiction, in merito ai timori del cast di “Agrodolce”, che ha fatto sapere di temere la chiusura della fiction.
“Il gruppo Med Studios e la Einstein Fiction – continua Josi – hanno creduto e credono fortemente nel progetto Agrodolce per il quale hanno promosso grandi investimenti sulle strutture di Termini Imerese credendo nella volonta’ delle istituzioni di sviluppare questo comparto che portera’ (e gia’ porta) tanto lavoro nella nuova Sicilia. La prima serie televisiva ha poi chiuso la sua produzione con un forte passivo legato all’avvio del primo anno di riprese e ad un modello produttivo inusuale per impiego di risorse e di mezzi. Abbiamo quindi tutto l’interesse di veder crescere questa iniziativa con un proseguo pluriennale, nell’obiettivo di ritornare alla regione che ci ospita un’immagine che, nel suo realismo, premi le infinite risorse e qualita’ che sembrano sempre essere raccontate con troppo pudore. Per questo siamo certi che presto giungera’ una soluzione guidata dal presidente Raffaele Lombardo e dall’assessore Antonello Antinoro ai quali confermiamo la nostra piena disponibilita’ a sostenere lo sviluppo di questa nuova industria”.
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11 Maggio 2009, 11:22