23 Febbraio 2013, 19:49
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PALERMO – Siete mai entrati in contatto con gente proveniente da un Paese lontano dal vostro? Con una cultura ed una visione del mondo diversa dalla vostra? Avete mai vissuto un’esperienza interculturale? Grazie ad AIESEC Palermo, questo è ciò di cui hanno potuto fare diretta esperienza alcuni studenti palermitani del liceo scientifico statale E. Basile e della scuola primaria A. De Gasperi, che hanno preso parte al progetto Educhange 2013. Organizzato e promosso da AIESEC, un’organizzazione interamente gestita da studenti universitari e ormai capillarmente diffusa in tutto il mondo, EduChange è un progetto che nasce dalla presa di coscienza che negli ultimi anni l’Italia è diventato un Paese sempre più sensibile all’internazionalizzazione, anche grazie alla presenza nelle classi di ragazzi stranieri, fin dai primi anni di scuola. Da anni ormai è innegabilmente riconosciuto il ruolo fondamentale che quest’ultima riveste, in qualità di una delle principali agenzie di socializzazione dei nuovi membri della società, nell’educazione dei giovani al rispetto della diversità e delle altre culture. AIESEC, da sempre promotore del valore aggiunto della diversità, con questo progetto, si è proposto di far arrivare nelle due scuole palermitane coinvolte, alcuni studenti universitari dalla Russia, dal Brasile e dalla Turchia, i quali, parlando in inglese, illustrassero le particolarità dei loro paesi, e affrontassero temi concernenti la legalità, la sostenibilità e l’imprenditorialità giovanile, in una serie di incontri durante i quali dibattere e confrontare punti vista profondamente diversi e a volte lontani. AIESEC inoltre, con i suoi progetti, si propone di formare una nuova coscienza imprenditoriale che sia basata sui valori della legalità e dell’innovazione, valori necessari per la costruzione di un’impresa “sana”. La motivazione che sta alla base di tali iniziative è quella di diffondere, soprattutto fra i giovani, una cultura imprenditoriale, in cui la legalità e la sostenibilità siano la base su cui costruire imprese che puntino alla crescita e all’ innovazione, un’innovazione che contribuisca alla formazione di una forte coscienza sociale ed etica nei futuri imprenditori e manager, e nell’ambiente che li circonda: la società. Nello specifico, le classi coinvolte quest’anno nel progetto sono state la 4°A, la 4°B, la 5°A, la 5°B, la 5°C, la 5°D e la 5°G della scuola primaria A. De Gasperi e la 2° B e la 3° C del liceo scientifico E. Basile. Nel corso delle 5 settimane di durata del progetto, gli alunni di queste classi hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con ragazzi proveniente da Paesi distanti dal nostro, portatori di culture diverse e di partecipare attivamente a dibattiti e lezioni in lingua inglese su argomenti che, sebbene non sempre del tutto nuovi e sconosciuti agli studenti palermitani (come quello inerente la legalità in una realtà sociale come quella siciliana, che negli ultimi anni è tra i temi su cui maggiormente si insiste nel corso di conferenze e seminari indirizzati agli studenti di scuole di ogni ordine e grado), sono stati, questa volta, senz’altro affrontati con metodi informali ed innovativi, e presentati dal peculiare punto di vista di chi vive in un’altra realtà, ben lontana dalla nostra. Dall’altro lato i giovani stagisti di AIESEC hanno avuto l’opportunità di fare esperienza diretta nel campo dell’istruzione e dell’educazione formale e non, di vedere e di toccare con mano la cultura siciliana. Uno scambio alla pari, insomma, tra mondi distanti che, con questo progetto, hanno avuto l’opportunità di avvicinarsi, di guardarsi e di parlare faccia a faccia, in un clima di interscambio culturale e di curiosità per il “diverso”, non più visto come una minaccia, ma come un vantaggio, una risorsa ed un’occasione di arricchimento. Con il fondamentale contributo e appoggio di sponsors come 3M supermercati, Michele Inzerillo for gentleman, l’International House e Ballarò Food, e con la rinnovata partecipazione di partners quali AddioPizzo, Libera Palermo, l’assessore della Provincia Regionale di Palermo con deleghe politiche giovanili e pari opportunità, Doriana Ribaudo e il professore Umberto La Commare, il quale si è occupato personalmente di preparare gli stagisti alle lezioni che avrebbero dovuto tenere nei due istituti. Anche quest’anno AIESEC Palermo, dunque, è riuscito nel suo intento di creare un’occasione di confronto e di scambio interculturale senz’altro unica, formativa ed istruttiva per chi l’ha vissuta. L’evento conclusivo del progetto, assolutamente aperto a chiunque voglia assistervi, si terrà giorno 27 febbraio 2013, a partire dalle ore 11.00, all’interno della cittadella universitaria in Viale delle Scienze, presso l’aula 7 dell’edificio 19. Nel corso della conferenza gli stagisti ospiti presenteranno un loro business plan ed illustreranno in prima persona il lavoro svolto nel corso di queste settimane. Sarà l’occasione per ringraziare quanti vi hanno preso parte e per salutare gli stagisti di AIESEC che, ormai giunti alla fine di questo viaggio, si apprestano a tornare nei loro Paesi d’origine con una nuova esperienza nel cuore ed il ricordo dei colori di una cultura, diversa dalla loro, negli occhi e nella mente.
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23 Febbraio 2013, 19:49