27 Maggio 2016, 01:07
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PALERMO – Un progetto che contribuisce a nutrire le menti e le anime dei giovani, attraverso un semplice scambio culturale. Questo, in sintesi, l’obiettivo che si è posta Aiesec, la nota associazione studentesca no profit che opera su scala mondiale, con ben 126 Paesi in cui migliaia di allievi frequentanti centinaia di università si danno da fare per diffondere ideali tra i coetanei o tra i ragazzi che ancora frequentano la scuola. Gli uffici del Consorzio Arca Palermo, presenti all’interno dell’Università del capoluogo siciliano, hanno ospitato un incontro in cui è stato presentato il progetto ideato da Aiesec e che verrà sviluppato durante l’anno scolastico e accademico 2016/2017.
A presentare il progetto ideato da Aiesec a Palermo sono stati il presidente territoriale Antonio Ingenio, che ha fornito le nozioni basilari relative all’associazione, e due dei responsabili dei progetti, Eleonora Giardina e Martina Greco. Esposti i 17 obiettivi che Aiesec si propone per sensibilizzare alle lotte contro la povertà e contro le ingiustizie, ma anche a favore della salvaguardia del pianeta: tutti obiettivi che, secondo una stima, potrebbero essere raggiunti entro il 2030. Aiesec, inoltre, ha lanciato lo Youth Speak: si tratta di una serie di incontri in cui avviene un fitto e concreto scambio di idee, e che sfocia poi in una serie di sondaggi tra i giovani per favorire ulteriormente lo scambio culturale tra ragazzi. E proprio durante lo Youth Speak Forum avvenuto a Milano, Aiesec Italia è stata premiata per il progetto presentato, con tanto di riconoscimento ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il progetto che Aiesec intende lanciare a Palermo, è denominato Educhange: coinvolte le scuole del capoluogo siciliano, che potranno ospitare studenti universitari provenienti da altri Paesi per una durata di sei settimane. All’interno di questo progetto si snodano quattro percorsi che vanno a riempire le 60 ore settimanali. Educhange Environment è un programma di sensibilizzazione in favore dell’ambiente. Educhange Future serve per fornire maggiore consapevolezza nel futuro e aiuta a pianificare la carriera al di fuori dell’ambiente scolastico. Educhange Safety, invece, fornisce maggiore consapevolezza nei confronti dei casi di criminalità in città, con azioni di prevenzione e sensibilizzazione. Educhange Human Rights, infine, si occupa del rispetto dei diritti umani.
Il progetto Educhange si protrae per sei settimane. Durante le prime due avviene la fase di conoscenza reciproca degli alunni e i docenti della scuola con lo studente universitario ospitato. La terza e la quarta settimana servirà per svolgere lavori di gruppo legati ai quattro percorsi di cui sopra. Durante le ultime settimane, questi progetti e lavori di gruppo verranno presentati, con tanto di proposte per la risoluzione dei problemi relativi ai quattro diversi ambiti.
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27 Maggio 2016, 01:07