Aiop e Sindacati firmano accordo| su ammortizzatori sociali

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15 Aprile 2009, 17:49

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L’Aiop-Sicilia e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno firmato stamattina a Palermo un protocollo d’intesa sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali. “Una crisi economica senza precedenti, alla quale si accompagna una stretta creditizia sempre meno sostenibile, impone alle organizzazioni sindacali e alle Aziende sanitarie private di individuare, in piena collaborazione, un percorso per scongiurare effetti sull’occupazione – dichiara Barbara Cittadini, presidente dell’Aiop -. E cio’ anche in considerazione del fatto che l’ospedalita’ privata sta ancora affrontando, in Sicilia, le ristrettezze finanziarie determinate dalla particolare congiuntura nella quale si trova la Regione siciliana”.

Sindacati e aziende, pertanto, hanno deciso di adottare un codice di comportamento che, nel caso in cui dovessero determinarsi particolari difficolta’, mantenga comunque come punto di riferimento la qualita’ dei servizi erogati e la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali. Raggiungere tali obiettivi diventa possibile se si utilizzano correttamente tutti gli strumenti che la legislazione prevede per garantire il reddito dei lavoratori. In questa direzione diventa prioritaria la scelta delle aziende di non procedere ad alcuna riduzione di personale se non siano state prima esperite tutte le iniziative di sospensione del rapporto di lavoro con l’intervento degli ammortizzatori sociali ordinari e/o in deroga.

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Aiop e sindacati hanno concordato di incontrarsi con cadenza mensile al fine di verificare l’andamento occupazionale del settore. E, inoltre, di sottoscrivere un “protocollo di legalita’” al fine di muoversi nell’ambito della massima trasparenza e a tutela dei lavoratori.

“Le case di cura, anche in un recente passato caratterizzato da grandi difficolta’, hanno sempre manifestato alto senso di responsabilita’ – aggiunge Barbara Cittadini – non procedendo ad alcuna riduzione di personale e assicurando la corresponsione della retribuzione, pur se cio’ ha comportato notevoli sacrifici. Pur volendosi ipotizzare che la fase peggiore della crisi sia in corso di esaurimento, non puo’, tuttavia, escludersi che talune aziende del comparto possano, comunque, trovarsi, per proprie peculiarita’, in una situazione economico-finanziaria precaria”.

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15 Aprile 2009, 17:49

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