05 Ottobre 2015, 13:47
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PALERMO – Ci hanno messo un po’ di tempo in più per schierarsi ai nastri di partenza del campionato, complici questioni giudiziarie o strutturali che hanno costretto a rinviare il debutto stagionale, ma le tre formazioni siciliane presenti nel girone C di Lega Pro stanno assolutamente lasciando il segno nelle prime partite disputate. Akragas, Catania e Messina, se sommiamo tutte le gare fin qui disputate, hanno perso solo una partita su dodici – quella che ha visto il Gigante cadere a Matera solo per un’incertezza di Maurantonio – ma ciò che impressiona di più è il cammino che queste tre squadre hanno mantenuto nel primo mese della nuova stagione, con risultati pesanti ottenuti su campi difficili e contro avversari duri.
QUI AKRAGAS – Non era facile far girare subito ad alte velocità, il motore di una squadra praticamente rivoluzionata rispetto a quella che ha ottenuto il ritorno tra i professionisti. Eppure mister Legrottaglie, dopo la piccola defaillance nella città dei Sassi, dovuta soprattutto all’infortunio di un singolo, ha saputo imbastire per bene il puzzle della rosa a sua disposizione, con giocatori che si sono calati in un contesto particolare e sono riusciti a restare imbattuti nelle tre gare successive, ottenendo vittorie pesanti contro Catanzaro e soprattutto Ischia. A stupire è stato soprattutto Di Piazza, l’uomo chiamato per fare i gol di cui ha bisogno il Gigante per continuare a far sognare i propri tifosi, e che contro i giallorossi calabresi ha timbrato il cartellino due volte. Mercoledì si giocherà contro il Monopoli, ancora una volta al ‘Provinciale’ di Trapani: questa partita potrebbe misurare le reali ambizioni dei biancoblu.
QUI CATANIA – Quella rossoazzurra era, tra le tre siciliane, la formazione che partiva tra le incognite più grandi, soprattutto a causa di quel -9 che pesa tuttora come un macigno sulle spalle della squadra e che potrebbe raggiungere la doppia cifra se il recente deferimento potrebbe tramutarsi in ulteriore penalizzazione. Eppure, mister Pancaro e i suoi ragazzi non sembrano aver pagato lo scotto psicologico di questa partenza ad handicap: tre belle vittorie, due delle quali ottenute in rimonta, e un pareggio portato a casa dal campo di Lecce, uno dei più complicati dell’intera Lega Pro. Mercoledì al “Cibali” arriverà il Cosenza, altra squadra intenzionata a fare bene ma che non ha vissuto una bella partenza in questa stagione. Tre punti potrebbero dare, oltre all’avanzamento in classifica, anche una crescita sul piano psicologico.
QUI MESSINA – Un altro caso particolare, visto che la Lega Pro persa a giugno è stata riconquistata solo a fine agosto grazie all’operato dei Tribunali. L’allestimento di una rosa in fretta e furia, che in un primo momento poteva essere interpretato come segnale di grande confusione, ha invece dato alla luce un organico che Di Napoli sta plasmando a sua immagine e somiglianza sul piano tattico. La grande trovata di Re Artù è quella di aver impostato una squadra capace di adattarsi ad eventuali cambi di modulo a partita in corso, come i peloritani hanno dimostrato al “Vigorito” contro il Benevento, in cui i giocatori duttili a disposizione del tecnico lombardo hanno consentito di portare a casa un prezioso pareggio. Il bilancio attuale parla di una sola vittoria ottenuta in quattro partite, ma soprattutto mostra la crescente confidenza nei mezzi a disposizione: e mercoledì, al “San Filippo” contro un Ischia ferito, potrebbe arrivare la vittoria della svolta.
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05 Ottobre 2015, 13:47