Akragas, il sit in dei tifosi è un flop | Ma l’iscrizione è davvero a rischio

16 Giugno 2017, 15:23

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AGRIGENTO – Si rivela un flop il sit-in di protesta organizzato su Facebook dai tifosi dell’Akragas per scuotere le coscienze in seguito alla nota firmata da Giavarini e Alessi che annunciava la situazione finanziaria alquanto complicata per la società biancazzurra. Solo una quindicina sono state le adesioni dei tifosi, nonostante i gran proclami su Facebook facevano pensare ad una folla più corposa alle porte dello stadio “Esseneto”. A protestare erano coloro che volevano dare un segnale, cercando di fare in modo che qualcuno si attivi per salvare una società che a pochi giorni della scadenza dei termini per l’iscrizione alla prossima Serie C, non ha i soldi per intraprendere la nuova stagione. Giavarini e Alessi infatti, nonostante le voci circolanti che riguardavano cordate più o meno vere, non hanno ricevuto alcuna offerta concreta per il rilevamento della società.

Si fa sempre più verosimile la non iscrizione al prossimo campionato se non arriveranno nuovi soci a sostenere le spese per un Gigante che sembra sempre più in pericolo. A nuovi imprenditori, o comunque ad una scossa che arrivi dalla classe politica agrigentina, si rivolgono i tifosi che questa mattina si sono radunati davanti lo stadio agrigentino, che deve ancora risolvere (oltretutto) i problemi con l’impianto di illuminazione.

Il clima di incertezza non aiuta neanche il mercato della società biancazzurra, con i talenti che hanno contribuito alla salvezza, che stanno già guardando altrove, a partire dal tecnico Raffaele Di Napoli, per quale si fanno sempre più insistenti le voci che lo vorrebbero alla guida del Siracusa per il prossimo campionato. Nei prossimi giorni si conoscerà quindi il destino di una società che ogni estate deve fare i conti con un clima di incertezza. A differenza degli altri anni quest’anno la squadra biancazzurra non avrà la sponsorizzazione dell’Enel, società che negli ultimi anni ha contribuito in maniera notevole alle finanze dell’Akragas.