26 Luglio 2019, 18:25
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PALERMO – È quasi l’una di notte d’estate. Due donne discutono animosamente: “No il telefono è morto, proprio”; “Ma forse magari sentono caldo questi butta sangue”; “Magari si spaventano, hai capito? Se muoiono”.
Non è un telefono qualunque, ma quello attivo 24 ore su 24 per i clienti della droga. Clienti la cui vita vale zero. Servono solo per fare soldi ed è una serata magra per gli affari.
Ad essere intercettate sono Anna Bonfardino e Lorena Vitale, di 33 e 34 anni. Da stamani si trovano agli arresti domiciliari. Si sono sbracciate per aiutare i mariti nella rete di spaccio del rione Zisa, azzerata dalla polizia. Ai compagni di vita e di “lavoro” è andata peggio. Ernesto Gulotta e Francesco Paolo Lo Iacono sono finiti in carcere. Alle donne, entrambe incensurate, sono stati concessi gli arresti domiciliari.
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26 Luglio 2019, 18:25