Al Libert’Aria il cinema| sovversivo di Brass

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19 Febbraio 2014, 18:35

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C’è un Tinto Brass dimenticato o sconosciuto, che merita di essere riscoperto. È il giovane regista degli anni Sessanta e Settanta, che, dopo aver lavorato con Roberto Rossellini e Joris Ivens, inizia a girare film liberi e belli, ispirati dalla migliore commedia all’italiana, dal gusto per la ricerca documentaristica, dall’inventiva della Nouvelle Vague francese.

Libert’Aria, spazio di cultura nel cuore di Palermo, propone tre pellicole nell’ambito di una rassegna dedicata all’irriverente regista veneto.

Il primo appuntamento, giovedì 20 febbraio in via Lungarini 23 alle ore 20, è dedicato alla proiezione de “Il disco volante” con Alberto Sordi, Silvana Mangano, Monica Vitti (Italia, 1964). La proiezione sarà preceduta da un aperitivo alle 19.

Il film racconta, con un taglio prima documentaristico, poi da commedia all’italiana, l’arrivo di un gruppo di alieni in un paesino del profondo Veneto.

«Tinto Brass si serve della fantascienza per imbastire una satira di costume. Il suo obiettivo punta sui vizi segreti della provincia italiana del Nord Est ricco e conservatore. Preti e contadini, nobiluomini e nobildonne, rappresentanti della legge e scemi del villaggio, costituiscono le diverse sfaccettature di una borghesia campagnola e cittadina gradita al potere fin quando si mantiene in silenzio, ma inaccettabile quando imprudentemente lascia scoprire una identità corrotta o anticonformista».

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Gli altri appuntamenti della rassegna:

Giovedì 6 marzo, proiezione de “ça ira – il fiume della rivolta”, documentario politico (Italia, 1964)

Giovedì 20 marzo, proiezione de “Chi lavora è perduto (In capo al mondo)” con Sady Rebbot, Pascale Audret, Franco Arcalli (Italia/Francia, 1963).

 

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19 Febbraio 2014, 18:35

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