26 Marzo 2012, 07:41
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Gli davano la caccia e lui se ne stava al mare. Sotto il sole della bella Francia. Giuseppe Falsone ha vissuto una latitanza dorata come dimostrano le fotografie scattate nel 2009 che lo ritraggono in spiaggia, in campeggio o nella località sciistica di Pra Loup sulle Alpi francesi. Sempre in compagnia di una donna che gli è stata vicino durante la latitanza. “S”, in edicola, ne ricostruisce le mosse, pubblicando in esclusiva le foto della latitanza del boss.
Un’informativa delle sezioni Criminalità organizzata delle squadre mobili di Palermo e Agrigento ricostruisce le ultime fasi della latitanza. Vacanze comprese. Nell’appartamento a Marsiglia, nel quale è stato catturato il capomafia di Agrigento, sono stati trovati appunti, telefonini, computer e pen drive zeppi di nomi. Ne viene fuori un intreccio di interessi su cui sono ancora in corso le indagini e di cui “S” può mostrarvi, in esclusiva, i primi esiti investigativi. Dalla mappa dei rifugi marsigliesi agli uomini con cui manteneva i contatti attraverso due telefoni cellulari. Compresi i siciliani emigrati in terra francese. Ad uno di loro Falsone dava un appuntamento via sms: “Chiamami che ci vediamo prima che tu parti… sono a Lion aspetto che mi chiami”. Ad un’altra persona che chiamava “cugino” scriveva via e mail “ti ripeto che sono in una situazione delicata e di estremo bisogno. Risolvi questa cosa e in questa settimana”.
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26 Marzo 2012, 07:41