22 Agosto 2012, 12:59
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Tornano i vandali al Palchetto della musica di piazza Castelnuovo e sul web è subito polemica. Sono di ieri infatti le prime foto circolate sui social network che ritraggono un appena restaurato ‘tempietto’ coperto da dediche amorose scritte con rigorosa bomboletta spray rosso acceso.
Su Facebook la reazione dei cittadini è stata immediata. In poco tempo sulla pagina di Palermotoday si sono susseguite centinaia di commenti che esprimevano rabbia e disgusto verso gli autori di questi atti di vandalismo ma, subito dopo, ecco il commento shock. Tra offese e minacce, l’autore del messaggio d’amore è uscito allo scoperto con tanto di nome e cognome. V.P. ha scritto: “Se entrate lì dentro è pieno di altre scritte io ho solo aggiunto una scritta che dovevo fare assieme al mio fidanzato e non offedete al bambino…”.
Furiosa quanto decisa la risposta del popolo del web, stupito non tanto dall’ammissione del gesto quanto dalle risposte della sua autrice: “Un mi skantu e sono fiera di essere cresciuta per strada e denuncie ne ho due … onestamente mi sento fiera di quello che abbiamo fatto io e il mio ragazzo, è la raggia che vi fa parlare …”. Inutili gli interventi di censura dei post della ragazza, i cybernauti non hanno smesso di criticare lei, come responsabile, ed il Comune per la scarsa sorveglianza.
Tra i commenti infatti, si possono leggere varie proposte. Se c’è chi ha proposto un aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, polizia municipale in testa, c’è anche chi ha suggerito l’adozione di un sistema di telecamere per monitorare tutti i monumenti della città. Livesicilia ha sottoposto queste ipotesi all’assessore comunale al Territorio, Agata Bazzi.
“Rispondo alle proposte – dice la Bazzi – citando l’assessore Giuseppe Barbera: quello di Palermo è un problema di cultura. E’ inutile aumentare il numero dei vigili che controllano la città, cosa che tra l’altro è stata già fatta, se poi quello che manca è il senso civico. Proporre l’installazione delle telecamere non è una novità, ma anche in questo caso che senso ha tappezzare la città di videocamere se il ‘non voler rovinare la mia città’ non viene dagli stessi cittadini? E poi, come scegliere dove mettere e dove no le videocamere? Io non penso che i palermitani vogliano tornare al 1995 quando ad ogni angolo c’era una garitta dell’esercito con i soldati posti a presidiare il capoluogo. Uno stato di polizia non è la soluzione. Sono le scuole e gli organi di informazione che devono prima di tutto divulgare il concetto di senso civico, l’amore per la propria città e la voglia di vederla pulita”.
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22 Agosto 2012, 12:59