Al porto la nave con 370 migranti| Una donna partorisce a bordo

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22 Luglio 2015, 11:27

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PALERMO – Una vera e propria task force, tra sanitari dell’Asp, volontari della Croce rossa, della Caritas e forze dell’ordine, ha accolto stamattina al porto di Palermo 370 migranti. Sono arrivati al molo Puntone a bordo di una nave militare irlandese, la “Niamh”. Tra loro 15 minori e 75 donne, tredici delle quali in stato di gravidanza.

A bordo dell’imbarcazione una bimba appena nata: insieme alla madre è stata trasferita da una motovedetta della Guardia costiera a Trapani per il successivo trasporto in ospedale. Il parto è avvenuto ieri pomeriggio, quando dalla nave è stata chiesta l’assistenza della Guardia costiera e l’intervento della guardia medica con tanto di ostetrica.

I migranti messi in salvo nel canale di Sicilia e sbarcati oggi nel capoluogo sono 280 uomini, 75 donne, 15 minori accompagnati. Si tratta di 80 nigeriani, 23 ghanesi, 44 originari del Sudan, 42 eritrei, un migrante della Liberia, un senegalese, 84 provenienti dal Bangladesh, 23 somali, 20 marocchini, 17 siriani, 9 Libici, 4 etiopi, 2 pakistani. Oltre alla donna che ha partorito, altre dodici sono incinte.

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“L’ennesimo sbarco dimostra quanto i migranti siano vittime di un sistema criminogeno che, unito a quello proibizionistico derivante dalla presenza del permesso di soggiorno, li rende schiavi e facili prede della criminalità organizzata. La Carta di Palermo, che ieri ho consegnato al Sommo Pontefice e il cui testo ho illustrato in Vaticano, nel corso del mio intervento durante il convegno internazionale ‘Schiavitù moderna e cambiamenti climatici, l’impegno delle città’, è quanto mai attuale e andrebbe presa in considerazione dalle istituzioni comunitarie”. Lo ha affermato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, commentando lo sbarco di 370 migranti, questa mattina, al porto di Palermo.

“Occorre abolire il permesso di soggiorno e approvare una radicale riforma della legge sulla cittadinanza – ha concluso Orlando – se vogliamo porre un argine al genocidio in corso nel Mediterraneo e non esserne considerati complici”.

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22 Luglio 2015, 11:27

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