18 Febbraio 2014, 15:06
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Scrive Paola Nicita: <…l’oggetto diviene il simbolo di questa inquietudine, ci osserva moltiplicato all’infinito, uguale a se stesso. E smaltato, pieno di lustrini, impacchettato, goffo, sgradevolmente pretenzioso, indossa l’uniforme del bravo soldatino silentemente minaccioso. Appare ovunque, non c’è scampo: Serena Giordano ha raccolto le immagini di questi oggetti in giro per il mondo, fotografando in bianco e nero una galleria dell’immaginario cheap, quasi a ribadire che d’invasione massiccia e compatta si tratta: perché questi oggetti da niente hanno forse una sintassi visiva differente, ma il loro assunto finale coincide nelle geografie e nelle morfologie, dal Canada all’Italia, dalla Francia all’America, dalla plastica alla ceramica al legno. Lasciando una sensazione di inadeguatezza, smarrimento, disagio>.
Serena Giordano è illustratrice, scenografa e artista video. Ha esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero. Tra le mostre più recenti: I miracoli contemporanei di Santa Rosalia (Palermo 2009, a cura di Giulia Ingarao), Saints and the cities (Milano 2012), Migrantes (con Oriana Palermo e Rori Palazzo, Palermo 2013) e Volesse il cielo (con Paolo Vezzoni, Tekiuen e Maurizio Bottazzi, Pisa 2014). Insegna all’Accademia di belle arti di Genova. Ha pubblicato, tra l’altro, Disimparare l’arte. Manuale di antididattica (il Mulino 2011) e, insieme a Alessandro Dal Lago, Mercanti d’aura. Logiche dell’arte contemporanea (Il Mulino 2006), Fuori cornice. L’arte oltre l’arte (Einaudi 2008) e L’artista e il potere. Episodi di una relazione equivoca (Il Mulino 2014).
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18 Febbraio 2014, 15:06