22 Aprile 2013, 19:21
3 min di lettura
PALERMO – Il deputato del Pdl Vincenzo Vinciullo ha il viso un po’ affaticato, ma sorridente. Sotto il braccio, una ventina di chili di carta. “Sono i miei emendamenti alla Finanziaria”, spiega. E aggiunge: “Sono circa cinquecento”. Chissà quanti ne resteranno in piedi, dopo la riunione di oggi, che si prolungherà quasi certamente fino a stasera. Alcune delle modifiche ai documenti contabili saranno ritirate da alcuni dei deputati che le hanno avanzate. Si tratta di quelli della maggioranza. La riunione di oggi, insieme agli esponenti del governo, se non ha permesso di scendere nel dettaglio di emendamenti che hanno raggiunto quantità bibliche, ha consentito almeno di dettare alcune linee-guida: saranno ritirati gli emendamenti che non hanno stretta attinenza con i documenti contabili. E già trapela qualche sfumatura in più: “Elimineremo ad esempio – dice il capogruppo del Pd Baldo Gucciardi – emendamenti riguardanti i temi dell’Urbanistica o del personale”.
Intanto, dalla Commissione bilancio filtrano le prime indiscrezioni. Sarebbero stati bocciati, infatti, tutti gli emendamenti dei grillini. Oltre duecento proposte di modifica. Una scelta non politica, semmai “tecnica”. Gli emendamenti del Movimento Cinque Stelle, infatti, farebbero parte di una manovra complessiva. Insomma, ogni emendamento si poggiava sull’eliminazione di spese previste da altri articoli. Così, la copertura finanziaria degli emendamenti sarebbe possibile solo in seguito all’abolizione di quello specifico articolo. Così, pare di quegli emendamenti saranno riproposti in Aula.
Uno degli emendamenti “a cinque stelle” prevedeva il reperimento dei fondi per il reddito di dignità che sarebbero stati il frutto, appunto dell’abrogazione di articoli già presenti in Finanziaria per i cantieri scuola, per il reddito minimo di inserimento, dal rastrellamento di indennità accessorie previste per la Giunta regionale (spese per comunicazione, viaggi e consulenze) e per dirigenti di vario livello. Sette milioni sarebbero arrivati anche dal taglio proposto ( in netto contrasto con le direttive del governo, che ha previsto un incremento degli organici) delle sedi di rappresentanza delle sedi di Roma e Bruxelles. “Quest’ultimo taglio, da solo, – fanno sapere i deputati grillini – potrebbe garantire un reddito mensile a oltre 1300 persone”. Un altro pacchetto di emendamenti invece saranno proposti in Finanziaria. Uno di questi ha l’obiettivo di recuperare trentadue milioni di entrate aggiuntive, attraverso la tassazione o l’aumentao delle royalties su idrocarburi, acque, cave e combustibili.
“Finora – dice il deputato Claudia La Rocca – la Sicilia è stata saccheggiata praticamente senza contropartita o con contropartite misere. Si pensi, ad esempio, all’attività di estrazione dalle cave, che finora ha prodotto zero entrate a fronte di ben 557 cave attive, o al pet-coke (una sorte di combustibile) per l’uso del quale finora non è stata prevista alcuna tassa o sanzione”. Anche in questo caso se ne riparlerà in Aula, da mercoledì 24.
Intanto, prosegue il lavoro della Commissione bilancio. Una seduta-fiume, anche in vista di una richiesta del Partito democratico. Domani, infatti, è in programma a Roma la segreteria nazionale del partito, alla quale sono invitati Crocetta, Lupo e Cracolici. Per questo, i democratici dell’Ars hanno chiesto di sospendere la commissione domani pomeriggio. Una richiesta che è stata accolta. Nonostante il tempo stringa. Sempre di più.
Pubblicato il
22 Aprile 2013, 19:21