Di Bella scrive al sindaco |”Punita per lesa maestà”

di

07 Settembre 2017, 13:38

3 min di lettura

Sig. sindaco, la decisione di candidarmi come consigliere comunale, scaturiva dalla grande voglia di impegnarmi per i miei concittadini e per la nostra Zafferana: c’era tanto da lavorare nel tentativo di migliorare e cambiare le cose, e senza esitazione alcuna, aderivo con entusiasmo al progetto “Zafferana in Comune”. In questi anni il mio unico pensiero è stato quello di convertire le belle parole in azioni concrete e positive, finalizzate esclusivamente a fare crescere e progredire la nostra città. Nel tempo però, mi sono accorta che questo mio entusiasmo, questa mia voglia di fare, veniva ogni giorno “raffreddata”, quando non mortificata, mentre ogni mia iniziativa veniva addirittura stoppata senza plausibili motivazioni. Io non ho mai mollato. Non mi sono mai arresa, e ho cercato di lavorare con tutte le mie forze, sempre e comunque, nell’interesse di Zafferana e dei miei concittadini. Ho compreso con amarezza che le sue belle parole, sig. sindaco, servivano solo a nascondere i reali problemi della nostra comunità. Quando ho tentato di chiedere spiegazioni, di pensare ad alta voce e soprattutto liberamente, ho trovato un muro di gomma sul quale, puntualmente, rimbalzavano le voci di un consiglio comunale, esautorato, e piegato esclusivamente alla sua volontà. Poi, mi sono macchiata di un grave crimine di lesa maestà, signor sindaco, quando ho ritenuto giusto non votare la revoca al presidente del consiglio comunale Salvatore Sapuppo. Era ingiusto, era un grave errore al quale mi sono opposta in libertà e coscienza. Lo rifarei.

E solo per questo motivo, sono stata punita – con freddezza e rapidità – con l’esclusione dalla giunta municipale. Ma vi è di più. La punizione inflitta, si è addirittura spinta sino alla revoca dell’incarico di presidente del comitato organizzatore del “Premio Brancati”, da me svolto in questi anni con passione, impegno , abnegazione e, mi sia consentito, innegabili risultati positivi. Infine – fatto questo di una gravità inaudita – sono stata esclusa, ancora una volta immotivatamente, dalle commissioni consiliari. Così facendo, mi si impedisce – manco in Sudan o in Corea del Nord – di esercitare il mio ruolo e la mia funzione d’indirizzo e controllo dell’attività amministrativa. Il suo silenzio, al riguardo, è inquietante.

Sig. sindaco, la mia esclusione rappresenta un’offesa e un torto all’intera comunità zafferanese, non solo alle centinaia di persone che mi hanno eletto democraticamente. Ma io non mi fermo, vado avanti. Di fronte alla libertà di pensiero, sempre espressa nell’interesse della comunità amministrata, non vedo ostacoli. Per me la politica è impegno civico e civile. E’ missione per comprendere e aiutare il tuo prossimo. La politica è progetto di crescita e sviluppo del territorio. E soprattutto è arte nobile, è altruismo, è passione, è disinteresse, è amore per la tua città e per i tuoi concittadini, non squallido attaccamento a poltrone o appellativi di cui posso benissimo fare a meno.E proprio partendo da questi principi e presupposti, io continuerò ad impegnarmi fino allo spasimo, ora e sempre, assieme ai consiglieri Nicotra, Privitera e Sapuppo, per difendere Zafferana e i suoi abitanti dai soprusi, per crescere insieme, per un presente ed un futuro migliore.

Articoli Correlati

Angela Di Bella

Consigliere comunale

Gruppo consiliare “Zafferana che vogliAmo”

Pubblicato il

07 Settembre 2017, 13:38

Condividi sui social