04 Settembre 2015, 18:35
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PALERMO – Quando la nazionale ha bisogno di affetto, sa sempre dove andare a bussare. La freddezza delle ultime accoglienze per gli azzurri è sempre stata spezzata dal passaggio al “Barbera”, dove la squadra allenata da Antonio Conte farà nuovamente tappa per la sfida con la Bulgaria, match valido per la qualificazione ai prossimi Europei. Palermo dunque come salva-umore di una nazionale che vuole rilanciarsi, non solamente sul piano dei risultati. Una scelta, quella di scendere in Sicilia, applaudita anche da Demetrio Albertini, volto storico degli azzurri negli anni ‘90 e da poco ex vicepresidente della Figc, dopo aver corso per la poltrona di presidente: “Devo dire che Palermo, per la nazionale, non si è mai risparmiata – ha dichiarato Albertini a Livesicilia Sport -. Ha sempre gioito con la nostra nazionale ed è una città che ha voglia di calcio. Lo si vede tutte le settimane con la propria squadra e accoglie benissimo anche i colori azzurri.
Al “Barbera” l’Italia può ipotecare la qualificazione al prossimo Europeo in Francia. Quindici punti già messi in tasca per un secondo posto alle spalle della Croazia che, al momento, varrebbe l’accesso automatico ai gironi della massima competizione continentale. Fare punteggio pieno contro i bulgari rappresenterebbe per gli azzurri un passo fondamentale verso la certezza matematica della qualificazione, per la quale bisognerà aspettare al massimo un altro mese. Attese ormai agli sgoccioli dunque, con la testa che è già proiettata alla Francia: “Ho aspettative positive, la squadra ha dimostrato subito il proprio valore e ha mantenuto il proprio standard portandosi nei primi posti in classifica. Mancano pochissimi punti, poi bisognerà concentrarsi per l’Europeo”.
Il tasto dolente riguarda i pochi giovani lanciati nell’ultima stagione. Il campionato italiano fatica a sfornare talenti dai vivai delle venti squadre di massima serie e, di riflesso, la nazionale è costretta ad affidarsi ancora allo zoccolo duro. Il momento critico del calcio italiano potrebbe fungere da trampolino di lancio per tante promesse che attendono solamente di potersi mettere in mostra e di avere una chance in maglia azzurra. Una speranza che coltiva lo stesso Albertini, fiducioso riguardo alla possibilità di vedere nuovi giovani italiani imporsi sia in Serie A che in nazionale: “L’Italia aspetta i giovani italiani. Nel nostro campionato arrivano tanti stranieri, quest’anno sono arrivati tanti stranieri di qualità e speriamo che anche i nostri giovani italiani riescano a trovare spazio perché sono giocatori di valore”.
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04 Settembre 2015, 18:35