Alcamo, otto aspiranti sindaco | Sfida elettorale nella roccaforte Pd

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12 Maggio 2016, 14:23

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ALCAMO (TRAPANI) – In una piazza Ciullo tirata a lucido e tra i comitati elettorali dislocati lungo le viuzze della città c’è solo una parola che mette d’accordo tutti: ballottaggio. “E’ quasi certo”, assicurano da un capannello di clienti in un bar. Sono da poco passate le 22 e Alcamo non sembra una cittadina di provincia, sonnecchiante in un tranquillo mercoledì di maggio. E’ appena scaduto il termine per la presentazione delle liste alle Amministrative del 5 giugno e sono scattate le operazioni di spionaggio degli elenchi. La città è in piena campagna elettorale. Otto candidati alla poltrona di sindaco, tra cui spunta anche un ex sacerdote, 12 liste e un esercito di 281 aspiranti a un posto in consiglio comunale. La sfida in uno dei feudi elettorali del Pd è aperta.

Le ultime elezioni di quattro anni fa sembravano venute fuori da un film della Marvel, con tanto di finali nascosti che avevano tenuto incollati alla sedia gli spettatori fino alla fine. Fu necessario il riconteggio delle schede e alla fine la spuntò Sebastiano Bonventre (Pd) per 57 voti su Niclo Solina. Quell’esperienza si concluse male: un’accusa di abuso d’ufficio e il sindaco sponsorizzato dall’uomo forte della politica locale, Nino Papania, dovette lasciare.

Con otto candidati ai nastri di partenza la Alcamo del dopo Bonventre sembra destinata a dover attendere il secondo turno del 19 giugno per conoscere il nome del nuovo sindaco. Nel calderone c’è un po’ di tutto: un ex prelato, una selva di liste civiche, Pd e Udc che trovano l’intesa soltanto nelle ultime settimane, le speranze di un Movimento 5 stelle che da queste parti ha visto nascere nomi importanti del firmamento grillino come quelli dell’eurodeputato Ignazio Corrao e della parlamentare regionale Valentina Palmeri, un centrodestra che da anni fatica in una delle roccaforti dem della provincia di Trapani.

Il tandem Pd-Udc alla fine ha trovato la quadra sul nome di Vincenzo Cusumano, superando anche i mal di pancia della componente ex Articolo 4 guidata dal deputato regionale Paolo Ruggirello. L’accordo tra i democratici e gli uomini di Turano porta in dote a Cusumano due liste. Il Psi di Nino Oddo si smarca dalla coalizione di centrosinistra e corre in solitaria con Giuseppe Benenati, che nelle ultime ore ha perso per strada la corrente di Articolo 4, ritornata sul nome di Cusumano. Alcamo bene comune (Abc), la lista civica che due anni fa si giocò fino all’ultimo la partita con Bonventre, ha scelto Sebastiano Dara, avvocato, consigliere comunale uscente. Qualche malumore si è registrato anche in casa M5s dove il nome di Domenico Surdi, su cui i big del movimento in Sicilia puntano molto, non è passato attraverso le classiche consultazioni on line, comunque non obbligatorie. Acqua passata e a sostenere Surdi lunedì planerà ad Alcamo il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio.

Una spruzzata di grillismo c’è anche in Mariella Grimaudo, che dopo aver partecipato alla costruzione del programma dei pentastellati ha virato su Sicilia Futura dell’ex sindaco Giacomo Scala. Con lei anche una seconda lista. Sul fronte del centrodestra spunta il nome di Baldassare Lauria, che oltre a Forza Italia incassa il sostegno di ‘Diventerà bellissima’, il movimento del deputato regionale Nello Musumeci. La carrellata si chiude con Antonio Vallone, ex sacerdote e ora docente di religione, che corre con la sua lista ‘Progetto Alcamo-Vallone’, e con Alessandro Calvaruso (La tua città), consigliere comunale uscente ed ex assessore dell’era Scala. “Otto candidati ma in realtà sarà una corsa a quattro”, assicurano i bene informati con l’occhio già al ballottaggio del 19 giugno, quando il gioco delle alleanze potrebbe essere decisivo negli equilibri del nuovo consiglio comunale.

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12 Maggio 2016, 14:23

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