Alessandro, Marco, i feriti gravi | Strage per le vie di Palermo

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26 Maggio 2016, 12:55

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PALERMO – Due strade lunghe, tortuose, con avvallamenti, buche, segnaletica orizzontale scolorita e tratti poco illuminati. La via Pietro Bonanno, alle falde di Monte Pellegrino e via Castelforte, che collega Pallavicino a Mondello, hanno fatto da scenario a due tragici incidenti nel giro di pochi giorni. Una settimana nera sulle strade della città, se si considerano pure gli schianti che martedì hanno provocato tre feriti gravi, tutti ricoverati con la riserva sulla vita.

L’escalation di incidenti fa crescere l’emergenza a Palermo, dove il dito viene puntato contro la scarsa manutenzione di strade che, anche se periferiche, sono interessate quotidianamente da un traffico massiccio di mezzi. Proprio come la via Castelforte, dove ieri pomeriggio ha perso la vita il giornalista della Rai, Marco Sacchi, 61 anni. Il suo Liberty e una Volkswagen Lupo si sono scontrati all’altezza del semaforo mobile che regola il senso unico alternato.

Una strada larga quanto lo spazio occupato da due macchine, dove le buche sono state rattoppate più volte e il pericolo è dietro l’angolo. E’ attraversata ogni giorno da macchine, autobus, biciclette, pedoni. E percorrerla richiede un’altissima soglia d’attenzione anche per chi esce in strada dal campo di calcetto che si trova dopo il semaforo: in quel tratto non viene infatti segnalato il senso di marcia in vigore e il rischio di essere investiti è elevato.

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Quella via, ieri, avrebbe condotto Sacchi dalla sua famiglia a Mondello. La percorreva spesso per tornare a casa, ma stavolta è successo l’imprevedibile. Il mondo del giornalismo palermitano oggi è a lutto: il cineteleoperatore dall’indiscussa professionalità, in Rai dal 1981, era molto stimato, la sua morte ha gettato nello sconforto l’intero settore. Era stato tra i primi, il 23 maggio del 1992, a recarsi a Capaci dopo l’attentato al giudice Falcone e agli uomini della scorta. Quel video ha fatto il giro del mondo e soltanto pochi giorni fa, Sacchi, aveva raccontato la sua esperienza durante un’intervista su Rainews, in occasione dell’anniversario della strage. Le indagini per accertare con precisione la dinamica dello scontro che gli è costato la vita sono in corso: gli investigatori hanno ascoltato la donna che era alla guida della Lupo, rimasta illesa. E’ indagata per omicidio stradale.

E’ invece stato un incidente autonomo quello che ha ucciso il pr palermitano Alessandro Nasta, la quale auto, una settimana fa, si è ribaltata più volte finendo poi contro un muro in via Bonanno. Lunedì la città si è stretta intorno alla sua famiglia, più di duemila persone hanno riempito la chiesa Don Orione per l’ultimo saluto. E, a distanza di 24 ore, due pedoni ed un centauro sono stati investiti in città. Tra questi un tredicenne, travolto da un’auto a pochi metri da casa, in via Gibilrossa. Le sue condizioni sono ancora critiche, si trova ricoverato in Rianimazione, al Civico. Nella stessa giornata una ragazza di 31 anni è finita in ospedale con codice rosso: in via Ausonia è stata investita dal conducente di un tir ed ha rischiato di rimanere schiacciata. Ha riportato fratture al bacino, al femore, ai piedi. E se l’è vista brutta anche un 85enne, sbalzato dalla sella del suo scooter da un violento impatto con un altro ciclomotore in via Notarbartolo: chi era alla guida del mezzo non l’ha soccorso e si è dato alla fuga.

Episodi gravissimi che si aggiungono a quelli avvenuti ad aprile. Un’altra croce sull’asfalto, un mese fa, in via dei Fiori, dove ha perso la vita a soli 23 anni Alessandro Bellante. In sella alla sua Vespa Piaggio stava andando dalla sua fidanzata, ma è stato travolto da un automobilista che soltanto dopo quattro giorni si è costituito in Procura. Nello stesso mese sono state altre tre le vittime della strada. A fine aprile sono morti in ospedale un 76enne ed un 48enne, Giovambattista Prestigiacomo e Cesare Seminara. Il primo era stato investito da un’auto in via Brunelleschi, il secondo era finito con la sua macchina contro un albero, in viale Michelangelo. Anche un altro pedone, dopo alcuni giorni, è deceduto in ospedale. Si tratta di Francesco Mulè, 79 anni, travolto da un mezzo pesante in via Galletti.

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26 Maggio 2016, 12:55

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