12 Agosto 2010, 11:24
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“Sono pronto a firmare il provvedimento per il 41 bis per Giuseppe Falsone. Noi oggi festeggiamo laicamente un grande risultato e cioé l’ingresso nelle nostre carceri del capo della mafia agrigentina”. Lo ha detto il ministro della giustizia, Angelino Alfano, che nella questura di Agrigento ha voluto incontrare personalmente gli investigatori che il 25 giugno scorso hanno arrestato a Marsiglia (Francia) il boss Falsone, estradato ieri in Italia.
“Sono venuto a ringraziare – ha detto Alfano – gli uomini e le donne delle squadre mobili di Agrigento e di Palermo, dello Sco, dei Servizi e tutti coloro che hanno contribuito a dare una speranza in più al popolo siciliano e al popolo italiano, una speranza che si chiama libertà e sicurezza dalla mafia e dai mafiosi. Lo facciamo con la consapevolezza di chi sa che questa nostra Terra va liberata da Cosa nostra e noi lo stiamo facendo con le leggi che hanno consentito il sequestro di ingenti patrimoni dei mafiosi”.
“Questa – ha sottolineato il Guardasigilli – è la rotta del governo Berlusconi, che insieme al ministro Maroni, sta portando avanti, raggiungendo i risultati che noi chiamiamo quelli dell’antimafia, delle leggi e dei fatti”.
Nel corso della cerimonia, il funzionario della questura di Palermo Antonino De Santis ha consegnato al ministro una targa raffigurante il palazzo della squadra mobile di Palermo che lo stesso Alfano ha definito “la casa degli eroi”, il questore di Agrigento Girolamo Di Fazio ha invece regalato al ministro una statuetta raffigurante un poliziotto in alta uniforme.
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12 Agosto 2010, 11:24