Alfano: primarie a febbraio | Lagalla: “Io candidato? A patto che…”

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17 Gennaio 2012, 12:16

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I candidati a sindaco saranno scelti attraverso le primarie, questo varrà a Palermo come a Trapani. Angelino Alfano lo ha ribadito ieri sera in un vertice, in via dell’Umiltà a Roma durato quasi tre ore, con i deputati del gruppo del Pdl all’Assemblea regionale siciliana, alla presenza di uno dei due coordinatori siciliani, Giuseppe Castiglione, e del presidente dell’Ars, Francesco Cascio. Il mandato di scrivere le regole è stato dato al senatore Domenico Nania, l’altro coordinatore regionale, che è già al lavoro. Non c’é ancora una data, ma i partecipanti al vertice riferiscono che le primarie, di partito o di coalizione, dovrebbero svolgersi a fine febbraio, dopo i congressi cittadini e provinciali in programma a metà del mese prossimo. Durante la riunione romana, riferiscono diverse fonti, Alfano non ha fatto alcun cenno a nomi di candidati, tra i più accreditati rimane comunque Roberto Lagalla, il rettore di Palermo, che potrebbe aggregare attorno a sé altri partiti, come per esempio l’Udc e il Grande Sud di Gianfranco Micciché. Nei prossimi giorni il Pdl convocherà tavoli a livello provinciale per un confronto con i possibili alleati, anche se al momento il dialogo con l’Udc è solo all’inizio, come sottolineano alcuni dirigenti locali del partito, e non è chiaro se porterà ad accordi per le amministrative. Alle dimissioni del sindaco Diego Cammarata, arrivate ieri, Alfano ha dedicato solo qualche minuto del suo intervento parlando di “una stagione ormai chiusa”.

“Io non ho mai posto un problema di candidatura ma in questo momento nessuno mi ha ancora ufficialmente chiesto di fare un passo avanti”. Lo ha detto il rettore di Palermo, Roberto Lagalla intervistato da Radio Time, commentando le indiscrezioni sulla sua possibile candidatura nel Pdl per sindaco di Palermo. “Se la richiesta partisse da un’alleanza Pdl-Udc-Grande Sud – ha aggiunto – potrei accettare e candidarmi solo a condizione di una partecipazione della cittadinanza attiva”. “La mia posizione non cambia – ha proseguito – nel senso che accetterò un’investitura del genere solo se sarà espressione di un progetto complessivo e non espressione di un singolo partito” “Palermo ha bisogno di recuperare la responsabilità della classe dirigente e imprenditoriale ma non sarà facile – ha commentato – In questo momento qualsiasi scelta amministrativa per Palermo risulterà impopolare”. “La gente non ha compreso la politica a livello locale e regionale. – ha affermato – C’é la necessità per tutti di condividere un progetto non solo a livello polito ma soprattutto popolare. Sicuramente bisognerà iniziare da segnali forti e da simboli importanti. Prima di tutto, il nuovo sindaco dovrà riappropriarsi del Palazzo Comunale con la presenza fisica e decisionale”.

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Fermo restando la stima per il rettore Roberto Lagalla, che esprime al meglio l’idea di società civile, come ha ribadito ieri sera il segretario Alfano durante un incontro a Roma, il nostro candidato per le elezioni comunali a Palermo sarà scelto col metodo delle primarie”. Lo dice il coordinatore del Pdl in Sicilia, Giuseppe Castiglione, contattato dall’ANSA.

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17 Gennaio 2012, 12:16

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